Le temibili creature alate protagoniste di certi vecchi film a tema preistorico potrebbero non essere poi così lontane dalla realtà. Gli pterosauri, lucertoloni alati comparsi durante il Triassico, che sono considerati rettili volanti, e non dinosauri a tutti gli effetti, avevano un collo talmente forte da poter sollevare in volo dinosauri grossi come cavalli: se ci fossimo stati, avrebbero potuto catturare anche noi.
Un quadro incompleto. Finora si pensava si limitassero ad agguantare da terra piccoli dinosauri grandi come polli, per poi consumarli in volo. L'immagine canonica degli pterosauri è infatti riconducibile a quella di un fossile texano di un Quetzalcoatlus northropi (della famiglia degli Azhdarchidae), una creatura dal collo sottile e dal corpo probabilmente molto leggero, con un'apertura alare di 10-11 metri.
il tassello mancante. Ma Darren Naish dell'Università di Southampton e Mark Witton, di quella di Portsmouth (UK), hanno analizzato un fossile di un'altra specie di pterosauro, un Hatzegopteryx, originario dell'isola di Hateg, una parte della moderna Romania che un tempo sorgeva sulla Tetide, un braccio di Oceano che separava l'Africa settentrionale da Europa ed Asia.
Sollevamento pesi. Il reperto rivela che il rettile aveva un collo molto più tozzo e robusto di quelli osservati finora, con pareti spesse 4-6 millimetri e un interno spugnoso che doveva renderlo molto solido. Passate ricerche attribuiscono all'Hatzegopteryx anche una mascella lunga mezzo metro, sproporzionata rispetto a quelle degli Azhdarchidae.
Queste caratteristiche lo rendevano probabilmente in grado di sollevare animali del peso di un cavallo, come i sauropodi dal collo lungo con i quali divideva il territorio.