Esperimento storico: i protoni si sono scontrati all'energia di 7.000 miliardi di elettronvolt (7 TeV) nell'anello da 27 chilometri del Cern.
[30 marzo 2010]
L’acceleratore di particelle Lhc batte un nuovo record. E apre «una nuova era della fisica», come ha spiegato Rolf Hewer, direttore generale del Cern di Ginevra. Oggi alle 13 sono state registrate le prime collisioni tra i fasci di protoni all’energia record di 7 Tev (7 mila miliardi di elettronvolt). Un’energia 3,5 volte maggiore di quella finora raggiunta da quello che, fino all’entrata in funzione dell’Lhc, era l’acceleratore più potente del mondo, il Tevatron del Fermilab di Chicago.
Una nuova era
Che cosa significa tutto questo per la fisica moderna? Tantissimo. Quando i protoni si scontrano ad alte energie (e per l’anno prossimo sono previste collisioni a 14 Tev, il doppio dell’energia odierna) si creano particelle elementari e stati della materia simili a quelli presenti durante il Big bang. Più l’energia è alta, maggiori informazioni sulla materia si riescono a raccogliere. In particolare si riescono a raccogliere dati e informazioni sulle particelle con massa elevata. E si riescono a “vedere” e analizzare raggi gamma, bosoni e altre tracce e prove dell’esistenza del bosone di Higgs (vedi multimedia per conoscere l’importanza del bosone di Higgs e come riusciremo a trovarlo).
Tutto è filato liscio. O quasi
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