Scienze

L'era delle macchine secondo Stephen Hawking

Stephen Hawking prevede un futuro in cui le macchine potrebbero sviluppare l'autocoscienza e sopraffare la razza umana. 

Le macchine, prima o poi, porteranno all’estinzione la razza umana. A disegnare questo fantascientifico scenario è l’astrofisico Stephen Hawking che qualche giorno fa, nel corso di un’intervista alla BBC, ha spiegato come l’evoluzione della tecnologia si stia dimostrando molto più veloce di quella della vita biologica. «I primi esperimenti di intelligenza artificiale stanno dando risultati brillanti: presto le macchine potrebbero sviluppare un'autocoscienza e sopraffare l'uomo» spiega lo scienziato.

E, iperboli a parte, l’astrofisico parla di qualcosa che conosce molto bene, visto che la sua vita e la sua relazione con il mondo dipendono al 100% dalle macchine e dall'elettronica. Colpito all’età di 21 anni da sclerosi laterale amiotrofica, Hawking oggi è quasi completamente paralizzato e non è in grado di parlare: comunica, scrive e insegna solo grazie alla tecnologia.

Vivere con un solo muscolo. Il nuovo sistema informatico utilizzato da Hawking e realizzato da Intel utilizza un sofisticato algoritmo predittivo che permette allo scienziato di parlare, scrivere, gestire la posta elettronica utilizzando un unico muscolo della guancia. L’ultimo upgrade messo a disposizione dell’astrofisico gli permette di essere due volte più veloce rispetto a prima nel compiere queste operazioni e, quindi, di comunicare in maniere più efficace rispetto al passato.

Il sistema sfrutta un sensore all’infrarosso montato sui suoi occhiali che legge i movimenti di un muscolo della guancia. Contollando questo sensore Hawking compone le parole lettera per lettera, ma con il nuovo aggiornamento può limitarsi a selezionare il 15-20% dei caratteri che compongono un documento: tutti gli altri vengono “indovinati” dal software. Quando Hawking vuole parlare, un sintetizzatore vocale legge le parole composte con questo sistema. E recentemente Hawking ha scelto di mantenere l’attuale voce un po’ metallica e robotica del suo sintetizzatore invece che sostituirla con una più moderna e naturale.

Comunicazione open source. Nel mondo ci sono circa 3 milioni di persone che potrebbero avere significativi miglioramenti della qualità della loro vita utilizzando questo sistema o altri analoghi: ecco perchè Intel ha deciso di rilasciarlo con licenza open source a partire dal prossimo gennaio. Il sistema è completamente modulare e può essere controllato con il tocco, i movimenti degli occhi e altri gesti: potrà essere quindi adattato alle esigenze specifiche di ogni utente.

5 dicembre 2014 Rebecca Mantovani
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