Uno studio americano annuncia lo storico sorpasso. Negli ultimi 8 anni, infatti, il costo della produzione di energia dal nucleare negli Stati Uniti è aumentato, mentre si è registrata una diminuzione del costo dell’energia solare.
“Il sorpasso è avvenuto quando il solare è sceso sotto i 16 centesimi di dollari al chilowatt/ora”
Sorpasso storico – Non solo le energie rinnovabili sono amiche dell’ambiente, ma adesso lo sono anche del portafoglio. Lo rivela uno studio del professore di Economia John Blackburn della Duke University che confronta gli attuali prezzi del fotovoltaico con quelli delle future centrali previste nel Nord Carolina. Se negli ultimi otto anni la produzione di energia solare è gradualmente diminuita, quella di un singolo reattore nucleare è passato da 3 miliardi di dollari nel 2002 ai dieci nel 2010. Lo storico giro di boa è avvenuto quando il costo del solare è sceso sotto i 16 centesimi di dollari al chilowattora, pari a 12,3 centesimi di euro. Senza contare che i costi di produzione di una centrale nucleare sono, almeno secondo le stime, sempre in continua crescita.
Meno rischi – Va anche detto, per dovere di cronaca, che lo studio di Blackburn ha preso come termine di paragone le future centrali nucleari del Nord Carolina che presentano dei costi di attivazione molto elevati. Gli investimenti per costruire una centrare nucleare sono ingenti e i costi si ammortizzano nel lungo, lunghissimo, periodo. Nel medio e breve periodo, però, non c’è storia: il solare fotovoltaico costa meno e non presenta controindicazioni per la sicurezza.