Un piccolo generatore di corrente nel kit del pronto soccorso. Potrebbe accadere un giorno, se un nuovo studio sulla capacità di “guarigione” dell’elettricità fosse confermato.
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Addio cerotti. Per le ferite l’elettricità potrebbe essere la svolta del futuro. |
Corpi elettrici
Secondo i ricercatori poiché le cellule e i tessuti funzionano come delle “batterie” - caricate positivamente dagli ioni di potassio e negativamente da quelli di cloruro – nel nostro corpo si sviluppano dei campi elettrici e quando ci si ferisce viene interrotto il passaggio di elettricità creando una specie di “corto circuito”.
Far passare la corrente elettrica sui tessuti danneggiati potrebbe far riavviare il processo di attrazione e aggiustare così le cellule danneggiate.
Dalla teoria alla pratica
Un’ipotesi che hanno annunciato di aver sperimentato con successo su alcuni tessuti (cresciuti in provetta) di cornea di topo appositamente danneggiati e successivamente ricomposti con la scarica elettrica. Hanno inoltre osservato che la capacità che alcuni geni hanno di riparare le cellule aumenta con l’elettricità.
Se lo studio fosse confermato, l’idea già lanciata 150 anni fa da uno studioso tedesco (Emil Du Bois-Reymond) e mai presa sul serio dagli scienziati, potrebbe essere utilizzata per trovare una terapia di rapida guarigione delle ferite.
(Notizia aggiornata al 27 luglio 2006)