Mentre leggete queste parole il vostro cervello mette in atto un processo molto complesso, che alcuni scienziati stanno cercando di spiegare.
L'immagine del cervello durante la lettura. Foto: © Inserm / Shf-J-Cea / Pitié-Salpêtrière Hospital |
Ma come funziona e dove si trova, se esiste, nel cervello l'”area del lettore”?
Parole, parole, parole. Secondo la teoria che prende le mosse dal neurologo Jules Déjerine, che per primo si pose il problema nel XIX secolo, esiste una regione preposta alla lettura chiamata VWFA (Visual word form area) situata nell'emisfero sinistro della corteccia cerebrale. Di questa ipotesi però gli scienziati hanno molto dibattuto negli ultimi cento anni, perché la VWFA si accende anche quando si fissa un oggetto o una persona e quindi secondo alcuni non si può considerare l'area della lettura.
Se non si accende non si legge. Laurent Cohen dell'Istituto nazionale di ricerca medica (Inserm) di Parigi ha analizzato con la risonanza magnetica per immagini l'attività cerebrale di un uomo affetto da epilessia prima e dopo un delicato intervento chirurgico al cervello. Prima dell'operazione l'uomo era in grado di leggere parole comuni, indipendentemente dalla loro lunghezza in circa 600 millisecondi, grazie all'attivazione dell'area VWFA. Dopo, a causa della rimozione di una piccola parte vicino alla VWFA effettuata durante l'intervento, il paziente impiegava quasi il doppio del tempo (1000 millesecondi) per una parola di sole tre lettere. La VWFA infatti, non si accendeva più durante la lettura, probabilmente perché l'intervento aveva interrotto la connessione con altre parti del cervello.
Questo secondo Cohen potrebbe dimostrare che la zona, anche se ha un ruolo nella visualizzazione di altre forme come gli oggetti o le persone, è indispensabile solo per la lettura.
(Notizia aggiornata al 5 maggio 2006)