Secondo una ricerca esiste una turbolenza d'aria del tutto imprevedibile che s'intensificherà nei nostri cieli, a causa del riscaldamento climatico. Il fenomeno detto CAT, da Clear-Air Turbolence, noto in italiano come "turbolenza in aria limpida", dal 1980 a oggi è aumentato soprattutto nell'emisfero settentrionale.
Uno studio pubblicato su Journal of Geophysical Research: Atmospheres ha rilevato che questo fenomeno è aumentato soprattutto nelle regioni interessate dalle correnti a getto, specialmente su Nord Africa, Asia orientale e Medio Oriente.
Imprevedibile. Quando siamo in volo ci aspettiamo una turbolenza in prossimità di un temporale o durante il sorvolo di una catena montuosa, invece, la Clear-Air Turbolenc colpisce in maniera imprevedibile, quando le condizioni meteo sembrano favorevoli. A differenza di altri tipi di turbolenza, non esiste un modo semplice per rilevarla, come è successo recentemente sui voli Singapore Airlines e Air Europe.
Come si verificano. Per capire dove e come nasce questo fenomeno facciamo un passo indietro: la maggior parte delle turbolenze in aria limpida si verifica all'interno dei jet stream, ossia delle "correnti a getto", correnti d'aria veloci, che si muovono da Ovest a Est nella troposfera superiore, dove volano gli aerei commerciali, a circa 10-12 chilometri sopra la superficie terrestre.
Gli aerei che volano attraverso i jet stream (per accelerare i voli grazie alla corrente o per consumare meno carburante) possono incontrare improvvisi movimenti di aria verso l'alto, chiamati "wind shear verticali", ed è lì che si forma il fenomeno della turbolenza in aria limpida. Il motivo per cui si crea è complesso perché entrano in gioco molti fattori, dalla temperatura alla densità dell'aria fino a piccole variazioni di velocità della corrente a getto stessa.
Dove è più frequente. Con il riscaldamento del clima, la quantità di energia nell'atmosfera aumenterà, aumentando la velocità delle correnti a getto e di conseguenza, il numero di wind shear verticali. Attualmente gli aerei in volo nell'emisfero settentrionale hanno l'1% di probabilità di incappare in questo fenomeno. Mentre in Asia orientale, dove la corrente a getto subtropicale è più forte la probabilità è del 7,5%.
Simulazione. Per realizzare lo studio, il team di Mohamed Foudad della University of Reading ha utilizzato 11 modelli climatici per determinare i cambiamenti di questo fenomeno.
Per capire come evolverà in futuro, i ricercatori hanno eseguito 20 simulazioni al computer con potenziali aumenti del riscaldamento da 1 grado Celsius (corrispondenti al riscaldamento attuale) a 4 gradi Celsius.
Nella maggior parte delle regioni dell'emisfero settentrionale interessate dalle correnti getto, questo tipo di turbolenza mostra un aumento nelle simulazioni.
I dati. Analizzando i dati atmosferici dal 1980 a oggi, i ricercatori hanno scoperto che la turbolenza in aria limpida, da moderata a grave, è aumentata tra il 60% e il 155% su Nord Africa, Asia orientale, Medio Oriente, Nord Atlantico e Nord Pacifico.
Lo studio dimostra che gli aumenti su Nord Africa, Asia orientale e Medio Oriente possono essere attribuiti al cambiamento climatico indotto dall'uomo, mentre non esisterebbe una chiara correlazione per gli aumenti sul Nord Atlantico e sul Nord Pacifico. Poiché, a oggi, non c'è modo di prevedere questo tipo di turbolenza è preferibile viaggiare a quote più alte o più basse rispetto a quelle utilizzate attualmente.