Oggi le angiosperme, le piante più evolute, provviste di fiori e di semi protetti da frutti, costituiscono maggior parte della vegetazione non acquatica della Terra. Dietro il loro successo, che ha relegato le gimnosperme (le piante provviste invece di semi senza involucro, come le conifere) a poche nicchie sparse, non ci fu una rivoluzione improvvisa e capace di sostituire rapidamente l'immenso verde che copriva il mondo con i colori dei fiori. La conquista della Terra da parte dei fiori fu invece un'operazione paziente, non immediata, come dimostra uno studio pubblicato su Nature Ecology and Evolution.
Facciamo ordine. Hervé Sauquet, biologo evolutivo del Royal Botanic Garden di Sydney e dell'Australian Institute of Botanical Science ha compilato, con i colleghi, l'albero geneaologico più completo delle piante con fiori, ottenuto studiando 238 reperti fossili di angiosperme e 16,4 milioni di registrazioni geografiche sulla localizzazione di 248.606 specie (l'85% delle angiosperme viventi) in ogni regione della Terra. Grazie a questa imponente e dettagliata raccolta di dati è stato possibile rispondere a domande importanti su origine, evoluzione e distribuzione delle piante con fiori.
Chi va piano... La ricerca ha confermato quanto già si sapeva, e cioè che le angiosperme ebbero origine in ambienti tropicali almeno 140 milioni di anni fa o forse molto prima, e che la maggior parte delle famiglie di piante con fiori note iniziò a emergere attorno a 100 milioni di anni fa. Tuttavia il periodo di maggiore diffusione, quello che le rese onnipresenti come oggi, arrivò molto dopo - nel Paleocene, a partire da 66 milioni di anni fa, dopo l'estinzione dei dinosauri. Secondo lo studio ogni singola famiglia di angiosperme impiegò dai 37 ai 56 milioni di anni dalla sua comparsa prima di raggiungere il suo gruppo corona - così è definito il gruppo che include l'ultimo comune antenato della miriade di piante con fiori diffuse oggi. Per circa un terzo della loro storia sulla Terra, quindi, le piante con fiori stentarono ad affermarsi - esistevano, sì, ma il loro potenziale era quasi del tutto inespresso, mentre il verde delle gimnosperme era ancora dominante.
Perché tanta flemma? Le ragioni di tanta lentezza nella diffusione delle angiosperme non sono note. Può darsi che l'impollinazione fosse un processo ancora da perfezionare, e che le piante abbiano impiegato molto tempo per evolvere forme appetibili e meccanismi efficienti di consegna del polline; o anche che gli sconvolgimenti che la Terra subì 66 milioni di anni fa abbiano dato alle famiglie più promettenti un'opportunità da sfruttare per diffondersi ulteriormente, un vantaggio sulle specie più vecchie, che invece scomparvero.