Le ossa degli antichi erano più forti delle nostre e a dimostrarlo è uno studio dell’Università di Cambridge. Il primo colpevole è stato individuato nell’avvento dell’aratro, che lasciò tracce evidenti sulla densità dello scheletro.
Secondo gli scienziati, le gambe degli abitanti della valle del Danubio hanno iniziato a indebolirsi dopo il 5.300 a. C., periodo in cui si diffusero l’agricoltura e l’aratro. La conclusione è frutto dell’analisi di tibie e femori rinvenuti nell’Europa Centrale, risalenti a un periodo compreso fra il 5.300 a. C. e l’850 d. C.
Atleti. La resistenza delle ossa “antiche” è stata confrontata con quella di alcuni studenti ed è risultato che i primi agricoltori di sesso maschile avevano arti inferiori paragonabili a quelli del gruppo di universitari impegnati nell’atletica, mentre nell’arco di circa 3.000 anni la densità media era scesa al livello degli studenti sedentari.