La tecnologia è alle prime fasi di studio. Si tratta di un progetto dell’azienda farmaceutica GlaxoSmithKline in tandem con le università di Leeds e Durham per rendere le medicine in formato stampabile, così che siano personalizzabili e agiscano in minor tempo.
“Un progetto farmaceutico per produrre delle compresse utilizzando stampanti a gettito”
Come funzionano oggi - Le compresse che conosciamo ora sono composte da una miscela in cui il principio attivo è presente solo in minima parte. Le medicine in generale sono composte per lo più da elementi che consentono alla pillola di raggiungere dimensioni “ingoiabili”. Circa un millesimo di ogni compressa corrisponde all’effettiva medicina.
Tecnologia mutuata – Il progetto dei ricercatori di GlaxoSmithKline prevede un radicale cambiamento d’approccio alla materia: trasformare il principio attivo in un liquido e utilizzando una speciale stampante, dosare i principi attivi del medicinale, contenuti in una cartuccia come quelle a getto d’inchiostro, così da poterli inserire e stampare direttamente sulla superficie della compressa. Così che il medicinale sia attivo in maniera più veloce: ogni paziente potrà ricevere una pillola con impresso il suo dosaggio personalizzato.
Solo per liquidi – Questa tecnologia attualmente è applicabile solo allo 0,5% dei medicinali. E in particolare agli ingredienti attivi che possono essere dissolti in un liquido.