Ecco l'ultima frontiera degli intasatori di caselle e-mail: pagare manovalanza per superare i “captcha”, ossia quei sistemi che si accertano dell'appartenenza al genere umano di chi si registra su un sito.
“Il guadagno è circa 1 dollaro
ogni mille siti”
Captcha - Forse il termine “captcha” non ti dirà molto ma, se ti sei registrato su un sito come Facebook, vuol dire che hai superato la prova con successo. Si tratta di quella barriera di sicurezza costituita da una sequenza di lettere e/o numero (spesso offuscata se non illeggibile) che va digitata in un apposito riquadro come prova della tua appartenenza al genere umano. Un sistema che evidentemente funziona visto che gli spammer più all'avanguardia stanno mandando in pensione i “vecchi” robot per assoldare manovalanza che riesca a risolvere il quiz alfanumerico.
Pochi spiccioli - Gli spammer reclutano gli “anti-captcha” umani soprattutto in paesi come India, Bangladesh e China tramite, udite udite, dei normalissimi annunci di lavoro. Per un lotto di mille captcha risolti si guadagnano dagli 80 centesimi a 1.20 dollari. Ariful Islam Shaon, uno studente ventenne del Bangladesh, confessa che lui e il suo team di altri 30 amici, lavorando dalle 2 alle 3 ore al giorno riescono a tirare su fino a 6 dollari ogni due settimane. Non è molto, ma così racimolano qualche spicciolo per le spese quotidiane.