Tra i concept tecnologici che immaginano il futuro della mobilità umana arriva un’automobile che può viaggiare ovunque e la motocicletta che, per mangiarsi il traffico, vola.
“Due interessanti concept che si apprestano a diventare dei prototipi reali”
Automobile a cuscinetto d’aria – Lo studio di design per l’automobile Aqua porta nientemeno che il marchio della prestigiosa casa automobilistica tedesca Volkswagen. Si tratta di un progetto di Yuhan Zhang, designer che si è appena laureata in progettazione meccanica all’Università di Xihua, in Cina.
Per tutti i terreni - Partendo proprio dagli elementi del territorio cinese, che non è interamente ricoperto da strade asfaltate, la giovane progettista ha immaginato un’automobile con quattro ventole ad alta potenza e uno speciale airbag che le permette di viaggiare sollevata da terra come un hovercraft, viaggiando leggera sull’aria. In questo modo Aqua è in grado di viaggiare su qualsiasi tipo di terreno: strade asfaltate, strade sterrate, terreni accidentati, neve, ghiaccio e acqua.
Stilosa e tecnologica – Il concept di automobile estrema ha un parabrezza panoramico, speciali luci a LED laterali, una linea aggressiva e filante. Inoltre funziona con un combustibile di idrogeno che alimenta i due motori: uno serve per gonfiare e sgonfiare l’airbag, mentre il secondo motore fornisce la propulsione e la spinta in avanti.
La moto che vola - Un altro interessante progetto è di un appassionato di motociclette australiano, che sta creando il primo motociclo che vola come un elicottero: la Hoverbike. Il velivolo monta un motore da 1170 cc che dovrebbe spingerlo a diecimila piedi di altezza, ha un solo posto a sedere e il suo telaio è in fibra di carbonio, rinforzato con del Kevlar. Il movimento verso l’alto è fornito da due rotori orizzontali che lavorano in tandem. In attesa del primo volo ufficiale i dati tecnici dicono che la velocità di volo della Hoverbike si aggira, in linea teorica, intorno ai 278 km/h: i primi test a terra, pubblicati sul canale Youtube dell’inventore, dimostrano che il sistema a doppio rotore funziona. (pp)
Niccolò Fantini