No, se consideriamo un arco di tempo di parecchi milioni d’anni a venire. L’attrito delle maree prodotte dalla Luna tende infatti a frenare la rotazione della Terra, allungando la durata del giorno di circa 1,1 secondi ogni 100 mila anni. Continuando di questo passo, fra 330 milioni di anni il giorno durerà 25 ore e un anno sarà di soli 351 giorni.
Niente paura. Limitandosi però a tempi più vicini a noi, occorre precisare che il calendario moderno si basa sull’anno tropico, cioè il tempo impiegato dalla Terra a ripassare per un punto preciso della sua orbita rispetto al Sole (l’equinozio di primavera): 365 giorni, 5 ore, 48 minuti e 46 secondi. Per comodità, il calendario comprende però un numero di giorni intero, 365. Ogni quattro anni è allora necessario aggiungere un giorno (anno bisestile) per recuperare le circa 23 ore e un quarto di ritardo che nel frattempo si sono accumulate. I tre quarti d’ora in eccesso vengono infine corretti grazie alla regola introdotta nel 1582 da papa Gregorio XIII: non sono bisestili gli anni secolari non divisibili per 400 (il 1700, il 1800, il 1900, il 2100 ecc.).
Il piccolissimo scarto che ancora rimane genera un anticipo pari a un giorno ogni 3323 anni: se non si ricorresse ogni tanto a piccoli aggiustamenti, si finirebbe con l’essere costretti a far durare il 4905 solo 364 giorni.