Generazioni di teleimbonitori lo hanno sempre sostenuto: la soluzione al problema del grasso in eccesso passa per le alghe. La conferma scientifica (ancora presunta) di ciò arriva dall’Università di Okkaido, in Giappone, dove un team di ricercatori ha sperimentato con successo su una popolazione di ratti la fucoxatina, un pigmento contenuto in alcune alghe marroni comunemente utilizzate in diversi piatti della cucina nipponica.
Gli animali ai quali è stata somministrata questa sostanza hanno infatti perso circa il 10% del proprio peso corporeo, riducendo in particolare l’adipe depositato addominale. Negli animali obesi la fucoxatina stimola infatti l’ UCP1, una proteina contenuta nei tessuti adiposi bianchi, capace di scindere i grassi e favorirne l’eliminazione. Il pigmento vegetale sembra inoltre capace di aumentare nel fegato la produzione di acido docosaesaenoico, fondamentale per la riduzione del colesterolo cattivo e dei rischi cardiaci ad esso collegati. Almeno altri cinque anni di ricerche saranno comunque necessari per confermare questi risultati e prima della commercializzazione di una pillola antigrasso.
Nel frattempo, per contenere la pancetta incipiente, occorre rassegnarsi a mangiare in modo equilibrato e fare un po’ di movimento.