Scienze

L'agricoltura e l'anidride carbonica nell'atmosfera

Proprio nei giorni in cui l'uomo ha raggiunto livelli di anidride carbonica mai toccati da che si trova sulla Terra (leggi questo post) arrivano i dati di chi...

Proprio nei giorni in cui l'uomo ha raggiunto livelli di anidride carbonica mai toccati da che si trova sulla Terra
) arrivano i dati di chi produce maggiori quantità di CO2 e altre sostanze da effetto serra. E sembra che stanno crescendo in modo inaspettato le emissioni di anidride carbonica da parte dell’agricoltura. Nel 2010 (ultimo anno di cui si possiedono dati) la produzione di CO2 è stata di 4,69 miliardi di tonnellate, con un incremento del 13% rispetto al 1990. A confronto, le emissioni di CO2 da parte dei trasporti è stata di 6,76 miliardi di tonnellate e quelle legate alla produzione di elettricità hanno raggiunto i 12, 48 miliardi di tonnellate. Dati da poco emessi dal Worldwatch Institute Vital Signs Online Service. Nonostante il forte aumento delle emissioni dovute all’agricoltura va sottolineato che la crescita della produttività in questo campo ha superato di un fattore uguale a 1,6 la crescita delle emissioni di CO2 , dimostrando che l’agricoltura sta diventando più efficiente. Purtroppo però l’agricoltura produce anche ossido d’azoto e metano. Quest’ultimo è prodotto soprattutto quando il materiale organico, come le colture in genere, i mangimi per il bestiame o il letame, si decompongono anaerobicamente (senza ossigeno). Calcoli vari dimostrano che le emissioni di metano corrispondono a circa il 50% di tutte le emissioni prodotte in agricoltura. Gli ossidi d’azoto invece si producono dall’azione di particolari microbi presenti nei suoli, soprattutto quando esso si trova in percentuali superiori a quelle necessarie alla vita delle piante agricole. La CO2 invece, si produce soprattutto quando la materia organica si decompone in ambiente aerobico (con ossigeno). Particolare attenzione va rivolta a questo settore dell’attività umana perché la crescita di emissioni di gas serra si sta avvicinando fortemente a quella prodotta dalle attività industriali in senso lato. Molto è stato fatto, certo, ma a quanto pare non è ancora sufficiente.

11 maggio 2013 Luigi Bignami
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