Da alcuni giorni rimbalza su Twitter una foto che sembra sfidare le leggi della Fisica:
realizzato alcuni scatti dal finestrino dell'aereo, per immortalare una curiosa formazione nuvolosa visibile sopra al Mar dei Caraibi.Un'autentica "rarità"... Solo più tardi la donna si è accorta che quello che stava sorvolando aveva tutta l'aria di essere un arcobaleno. E la serie di foto (ve ne mostriamo due, quella in alto e quella qua sotto) è stata rapidamente diffusa e comprata dalle agenzie fotografiche: è infatti estremamente difficile osservare un arcobaleno dall'alto.
Aircraft passenger captures a stunning image while flying over a rainbow http://t.co/ZKuRoK1Ljr (M. Rensen/Caters) pic.twitter.com/D2QiTcvHiQ
— The Telegraph (@Telegraph) 29 Ottobre 2014... O meglio, una bufala. Difficile? Diciamo pure impossibile, secondo le leggi della Fisica. Gli arcobaleni si formano quando i raggi del Sole colpiscono le minuscole goccioline d'acqua sospese in atmosfera. Affinché questo fenomeno atmosferico abbia luogo, e la rifrazione avvenga correttamente, i raggi solari devono colpire le gocce d'acqua con un'inclinazione di circa 42 gradi.
un problema di inclinazione. Non è quindi possibile che Melissa abbia osservato prima un arcobaleno di fronte a sè (come quello della foto in alto) e poi lo stesso fenomeno ottico sotto al suo velivolo, perché nel frattempo la donna si è spostata, e l'angolo di incidenza è cambiato: l'arcobaleno avrebbe dovuto al limite dissolversi e riformarsi in un altro punto.
Non sorvolabile. Senza contare che un arcobaleno non è un oggetto fisico che si possa in qualche modo sorvolare: è un'illusione ottica, che si forma secondo angolazioni diverse da quelle che riportano le foto della Rensen. E allora, da cosa dipendono quei colori? Si tratta di un fotoritocco?
La spiegazione scientifica. No. L'alone arcobaleno visibile negli scatti non è altro che un prodotto della biorifrangenza, una proprietà ottica posseduta dalla plastica dei finestrini dell'aereo, che consiste nella scomposizione di un raggio di luce in due diversi raggi, i cui colori interferiscono dando luogo a bande colorate. Un filtro polarizzante della fotocamera può aiutare a fotografare meglio l'effetto.
Anche la superficie oceanica si comporta come un filtro polarizzante, facendo oscillare i raggi di luce riflessi dall'acqua. Tutti questi fattori potrebbero aver contribuito a creare il falso arcobaleno.