La velocità di trasferimento delle informazioni dagli occhi al cervello è pari a quella di una connessione internet veloce. A misurarla un gruppo di scienziati dell'Università della Pennsylvania che ha studiato la retina dei porcellini d'India. Dal confronto tra l'occhio dell'animale e quello umano gli studiosi hanno fatto una scoperta curiosa: le nostre strutture nervose potrebbero supportare velocità ben maggiori.
Perché allora non le sfruttiamo al massimo delle loro capacità? Semplice quanto sorprendente: per risparmiare energia. Dal momento che il cervello umano e i suoi collegamenti da soli assorbono il 20% dell'energia consumata dall'intero organismo, la natura ha ridotto la velocità di trasferimento delle informazioni visive puntando invece su una loro suddivisione per tipologia, corrispondente a due distinti gruppi di cellule presenti nella retina: i coni e i bastoncelli.