Il batteriologo tedesco Paul Ehrlich sviluppa un farmaco derivato dall’arsenico, attivo contro la sifilide: il “Composto 606”, meglio conosciuto come Salvaran. Fino a quel giorno i farmaci erano derivati esclusivamente da sostanze esistenti in natura; con il Salvaran inizia la “chemioterapia” (terapia chimica) cioè la cura con farmaci ottenuti da una sintesi di laboratorio. Ad oggi tutta la farmacologia è “chemioterapica” visto che anche i farmaci inizialmente di origine naturale (antibiotici, insulina, etc.) sono prodotti artificialmente.
Attualmente nel linguaggio comune “chemioterapia” ha il significato di cura del tumore mediante sostanze tossiche che colpiscono principalmente le cellule malate.