La fine dell’incubo per i 33 minatori intrappolati nella miniera cilena si avvicina. La trivella ha completato il pozzo e mercoledì inizierà il salvataggio vero e proprio attraverso una capsula che verrà calata nel cunicolo.
“Sarà la capsula Phoenix a riportare i minatori cileni in superficie”
Un vero miracolo – Sono intrappolati a 700 metri di profondità in una miniera di rame e oro nel deserto cileno di Atacama dal 5 agosto scorso. All’inizio sembrava una situazione “senza via d’uscita”, invece i 33 minatori (32 cileni e un boliviano), sono riusciti a raggiungere uno dei rifugi lungo le gallerie dove hanno trovato ossigeno e provviste e, dopo 17 giorni di ansia per i familiari, è arrivata la notizia che erano tutti vivi. Adesso, a distanza di più di due mesi, è finalmente tutto pronto per riportarli in superficie. Non a Natale, come avevano annunciato le autorità cilene in un primo momento, ma già a partire da domani.
Ascensore dall’inferno – La trivellazione è iniziata verso la fine di agosto e il tunnel che scende in linea retta fino al loro rifugio è stato completato il 9 ottobre. Le squadre di soccorso stanno rinforzando il tunnel con dei tubi di acciaio per evitare che frammenti di roccia possano danneggiare la capsula Phoenix. Sì, perché sarà una sorta di ascensore del diametro di circa 70 centimetri e alta quattro metri a riportare i minatori in superficie, un viaggio che durerà per ognuno un’ora e mezzo. Se qualcosa dovesse andare storto, è previsto un piano di riserva: la risalita a piedi su lunghissime scale. Pare infatti sia stato chiamato un personal trainer che dovrebbe aiutare i minatori in questa impresa.