Scienze

L’uomo di Neanderthal si è estinto circa 40.000 anni fa

In Europa abbiamo convissuto con un’altra specie di uomo per migliaia di anni. Ma quando sono scomparsi i nostri parenti neanderthaliani? Un nuovo studio rileva che la scomparsa sarebbe avvenuta a macchia di leopardo in varie zone dell’Europa circa 40.000 anni fa, ben prima di quanto si pensasse.

Nonostante decine di fossili e centinaia di strumenti di pietra, non sappiamo ancora con precisione quale sia stata la storia antica del rapporto tra la nostra specie e l’uomo di Neanderthal. Siamo quasi certi che ci siano stati “scambi di geni” (cioè accoppiamenti) avvenuti in Africa tra noi e loro, ma le date di arrivo in Europa di Homo sapiens e soprattutto la scomparsa di Homo neanderthalensis variavano secondo le ricerche.

Un articolo pubblicato sulla rivista Nature da un folto gruppo di studiosi, tra cui molti italiani, cerca di chiarire quando e dove si sia estinto l’uomo di Neanderthal. I ricercatori hanno utilizzato tecniche di datazione al Carbonio 14 (C14) particolarmente avanzate ed analisi raffinate per chiarire le date corrette di fossili umani e neanderthaliani e di strumenti, costruiti dalle due specie.

E, in seguito a queste ricerche: «Molte delle vecchie datazioni, che erano recenti, hanno fornito date più antiche. Il quadro di determinazione cronologica è quindi unitario e più preciso» afferma la professoressa Annamaria Ronchitelli, dell’unità di ricerca Preistoria e antropologia dell’Università di Siena, tra gli autori della ricerca.

L'articolo arriva alla conclusione che l’intervallo di scomparsa è tra i 39.000 e i 41.000 anni fa.

Una mandibola di Neanderthal proveniente da Zafaraya, Spagna del Sud | Thomas Higham

Svaniti in poco tempo. La scomparsa degli abitanti umani dell’Europa che hanno preceduto la nostra specie è avvenuta quindi nel giro di poche migliaia di anni, dal Mar Nero all’Atlantico. In molte zone i resti (fossili e strumenti di pietra) lasciati dagli uomini di Neanderthal sono stati sostituiti da quelli degli uomini moderni; in altre c’è un intervallo tra la scomparsa dei primi e l’arrivo dei secondi.

Una datazione così precisa smentisce forse altre date, che parlavano per esempio di una specie di roccaforte dei neanderthaliani presso lo stretto di Gibilterra in periodi molto più tardi (anche se l'articolo non parla di questa situazione).

Una vita assieme. La sostituzione di una specie con l’altra non è stata però improvvisa e drammatica. Non ci sono stati, per quel che si sa, massacri e genocidi da parte della nostra specie (almeno allora...).

«Per esempio i primi Homo sapiens sono arrivati in Italia intorno ai 45.000 anni fa», prosegue la professoressa Ronchitelli, «ma molto probabilmente erano solo piccoli gruppi isolati». Che si sia trattato di un processo lungo lo dimostra il fatto che in totale il periodo di sovrapposizione tra le due specie è stato quantificato in circa 2.600-5.400.

Parecchie generazioni, che hanno consentito alle due specie di incontrarsi e forse, secondo le ultime ricerche: «arrivare a uno scambio di idee e cultura, come l’uso di colori e di ornamenti o la lavorazione dell’osso. Anche se alcuni parlano di un uso di colori e ornamenti ancora precedente, da parte dei Neanderthal», conclude Annamaria Ronchitelli.

Secondo gli autori, quindi, invece di una guerra di conquista da parte di Homo sapiens, la nostra dominazione è stata una lenta sostituzione, che è durata qualche migliaio di anni, di una specie con un’altra. Resta il mistero di cosa abbia causato la scomparsa dei cugini Neanderthal.

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21 agosto 2014 Marco Ferrari
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