La rotazione della Terra dà uno slancio vitale alle acque del Lago di Garda, perché ne influenza il movimento favorendo lo scambio di nutrienti tra strati a diverse profondità. È la conclusione di uno studio delle Università di Trento e di Utrecht pubblicato su Scientific Reports. La ricerca è frutto di una collaborazione tra il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell'università italiana e l'Istituto di ricerca marina e atmosferica dell'ateneo olandese.
Per due anni, dal 2017 al 2018, gli scienziati hanno condotto un'intensa campagna di misurazioni sul campo, supportata da simulazioni numeriche dell'idrodinamica del lago. I processi di ventilazione sono fondamentali per supportare l'ecosistema dei laghi profondi: i ricercatori hanno dimostrato quanto la forza di Coriolis, ossia la forza apparente che influenza anche la rotazione dei venti e delle correnti oceaniche per effetto della rotazione della Terra, influisca sulla ventilazione del Lago di Garda.
Doppia circolazione. Il fenomeno ha effetti noti su specchi d'acqua più aperti ed estesi, ma non era ancora stato osservato per un lago stretto e profondo come questo. «In base al nostro studio - spiegano i ricercatori - quando il vento soffia lungo l'asse principale del Lago di Garda, la rotazione terrestre causa una circolazione secondaria che sposta l'acqua lateralmente, da una costa all'altra. Questo fenomeno genera una differenza nella temperatura dell'acqua tra la sponda orientale (Veneto) e quella occidentale (Lombardia) e, cosa altamente rilevante per l'ecologia del lago, contribuisce al trasferimento di ossigeno, nutrienti e altre sostanze dalla superficie fino agli strati profondi e viceversa».
Fino in fondo. Il fenomeno risulta accentuato con particolari venti. «In caso di Foehn, vento caldo e secco tipico della regione alpina, le acque fredde risalgono in superficie lungo la sponda est del lago (upwelling), mentre quelle più calde ridiscendono lungo la sponda ovest (downwelling). Tra febbraio e aprile, quando la temperatura del lago è al minimo, questo moto verticale può raggiungere persino il fondale a una profondità di 350 metri. Non ci aspettavamo di osservare nel Lago di Garda un fenomeno tipico delle aree costiere degli oceani e dei grandi laghi.»
Il prossimo passo sarà capire se e come i cambiamenti climatici influenzino questo essenziale rimescolamento.