Un gruppo di scienziati spagnoli ha scoperto una proteina che mette il turbo alla memoria. Almeno a quella dei topi, che si ricordano tutto ciò che vedono.
“La scienza ti regala una memoria davvero fotografica”
Memoria visiva – I ricercatori ispanici, come riporta la rivista Science, quasi per caso sono inciampati in una sostanza che potrebbe svelare il segreto dei soggetti dotati di memoria fotografica, come il celebre Pico della Mirandola. Il gruppo di scienziati ha provato ad aumentare la produzione della proteina chiamata RGS-14 in una specifica area della corteccia visiva dei topi, scoprendo così che gli animali potevano ricordare gli oggetti visti in precedenza. Di norma i topi dimenticano ciò che hanno visto dopo circa un’ora, mentre i soggetti la cui produzione della proteina è stata incrementata in laboratorio, ricordavano anche oggetti che avevano visto nei due, o più, mesi precedenti. I ricercatori sono quindi giunti alla conclusione che quella particolare regione della corteccia del cervello è dedicata alla memoria visiva: asportando tale regione, i topi non si ricordano più ciò che hanno visto.
Aumenteremo la nostra Ram? - Non si sa ancora se questa proteina è in grado di “pompare” anche la memoria degli esseri umani, ma sarebbe davvero comodo. Infatti il punto chiave è che la proteina funziona solo con la memoria visiva, non con altri tipi della memoria, umana e non. Una medicina che sia in grado di incrementare la resa della nostra memoria visiva potrebbe essere molto utile: chi lavora con milioni di immagini, le ricorderebbe tutte senza bisogno di database, come ad esempio i detective alle prese con le schede segnaletiche dei ricercati. Oppure guardando un testo ci si potrebbe ricordare l’esatta disposizione della parole nella pagina, che è un po’ quello che avviene quando si cattura uno snapshot della schermata.