Non ci sono più le mezze stagioni! L'adagio ormai comune non è forse destinato a essere confermato dalla scienza, ma è innegabile che la primavera duri dai 30 ai 60 secondi in meno ogni anno. È un fenomeno noto, che dipende dal moto della Terra intorno al Sole.
L'inclinazione dell'asse terrestre. L'avvicendamento delle stagioni dipende dal fatto che l'asse di rotazione della Terra è inclinato rispetto all'eclittica, cioè al piano dell'orbita terrestre intorno al Sole. Ciò significa che nel corso di circa sei mesi il nostro emisfero settentrionale è maggiormente esposto alla luce del sole, mentre durante gli altri sei mesi è l'emisfero meridionale a godere della maggiore esposizione.
Il moto di prEcessione. L'orientamento dell'asse di rotazione della Terra non è costante nel tempo, ma cambia in modo lento e continuo descrivendo un doppio cono, con un movimento simile a quello che osserviamo in una trottola. Questo moto di precessione è conosciuto anche come precessione degli equinozi. L'asse di rotazione della Terra compie un giro completo ogni 25.800 anni circa e questo produce una serie di cambiamenti, fra i quali la posizione delle stelle sulla sfera celeste. Il più interessante, però, è che a causa della precessione degli equinozi, la Terra arriva (per esempio) al solstizio d'estate ogni anno leggermente in anticipo e quindi la primavera si accorcia.
Il video qui sotto (con scritte in inglese) può essere utile per comprendere il fenomeno.
La riduzione della primavera. A causa dei fenomeni sopra accennati, nel corso delle ultime migliaia di anni la primavera si è accorciata in favore dell'estate, mentre l'inverno ha ceduto secondi all'autunno. Si tratta, ovviamente, di cambiamenti che non producono effetti sensibili nel corso della vita media di una persona. Infatti, secondo i calcoli pubblicati su Live Science, nell'emisfero settentrionale della Terra la primavera 2015, durerà 92,76 giorni mentre l'estate 93,65. E anche per chi trovasse il modo di vivere per tutto il millennio, le cose non dovrebbero cambiare di molto: nell'anno 3000 la primavera durerà 91,97 giorni, l'estate 93,92.
Ma la primavera si accorcerà fino a scomparire? No, perché il fenomeno è periodico, come la precesione, e pertanto a partire dall'anno 8680 la primavera (e l'inverno) riprenderà ad allungarsi, seguendo il ciclo di 25.800 anni.