Una ricerca condotta all'Università di Pittsburgh traccia una mappa del meccanismo con il quale il nostro cervello "assembla" una decisione. Il verbo assemblare potrebbe sembrare poco appropriato, ma secondo lo studio, pubblicato su Neuroscience, pare proprio che il nostro cervello, considerato (certamente non a torto) un supercomputer, quando si tratta di prendere decisioni funzioni come una catena di montaggio. Il gruppo della Pitt's School of Arts and Sciences ha monitorato l'attività cerebrale dei soggetti partecipanti allo studio grazie all'uso della risonanza magnetica funzionale. In tal modo si visto che determinate aree del cervello deputate alla raccolta delle "evidenze" e alla loro valutazione, lavorano prima e in modo indipendente dalle zone associate alla comunicazione e al pensiero, che tradizionalmente vengono correlate con il processo di decisione, e che si attivano quando una persona arriva a una conclusione. Questo suggerisce che, come per i computer, anche per il nostro cervello esista una rigida gerarchia: ci sono parti il cui compito è acquisire e processare informazioni per conto di altre che, in base a queste, prendono le decisioni.