La nascita di una catena montuosa in quello che è ora il Sudafrica potrebbe aver contribuito, almeno a livello locale, a una delle peggiori estinzioni di massa mai verificatesi sul Pianeta.
Si sente spesso citare l'estinzione di massa del Permiano, che 252 milioni di anni fa si portò via l'80% delle specie animali di terra e di mare, complici forse una serie di imponenti eruzioni vulcaniche. Meno nota è però un'altra ecatombe di viventi avvenuta "poco" prima, 260 milioni di anni fa: alla fine del periodo Capitaniano, il 75-80% degli animali di terra svanì.
Dente prezioso. Le cause di questa estinzione, che sulla terraferma colpì più duramente di quella del Permiano e che anzi potrebbe averle spianato la strada, lasciando gli ecosistemi impoveriti in partenza, sono finora rimaste misteriose. Ma di recente un gruppo di paleontologi dell'Università di Witwatersrand in Sudafrica ha trovato alcuni indizi in un dente fossile di Diictodon feliceps: un dicinodonte, animale simile a una grossa lucertola di circa mezzo metro che si nutriva di piante ed era dominante nel super continente Pangea. Il dente è stato rinvenuto nella regione di Karoo, in Sudafrica.
Un muro invalicabile. Le analisi chimiche del reperto hanno rivelato che il clima nell'area divenne molto più arido intorno all'epoca dell'estinzione del Capitaniano, senza però l'incremento di temperature di solito associato ai climi secchi. Come era possibile?
Gli scienziati si sono accorti che quel periodo corrispondeva a quello della nascita geologica di una catena montuosa sudafricana, la Cape Fold Belt. All'epoca questi rilievi erano alti come l'Himalaya, e potrebbero aver formato una barriera che bloccò l'umidità proveniente dal mare, lasciando all'asciutto l'interno. Il clima potrebbe quindi essere diventato più arido senza aumenti di temperatura.
Un pezzo del puzzle. La spiegazione è plausibile, ma interessa ovviamente solo una ridotta porzione di Pangea: si tratta cioè di una forzante locale. La nascita della catena montuosa potrebbe essere quindi stata uno dei tasselli di un più complesso mosaico di fattori, che portò a una drammatica riduzione della fauna terrestre.