Un cielo nuvoloso non è mai stato tanto spettacolare. Quella che vedete è la mappa della copertura nuvolosa media terrestre realizzata con i dati registrati dal satellite della Nasa Aqua in 13 anni di osservazioni, dal luglio 2002 all'aprile 2015 [Clicca qui per ingrandirla].
Le informazioni sui valori medi di copertura nuvolosa relativi a ogni località sono state tradotte in sfumature cromatiche. Le aree blu indicano le zone mediamente libere da nubi, quelle bianche le regioni solitamente coperte, e le sfumature intermedie i paesi interessati da entrambe le condizioni.
polo senza nuvole. Le aree desertiche - salta subito all'occhio - sono per lo più sgombre da nubi: si veda il blu del Sahara e del Medio Oriente, di Australia e Cile e, soprattutto, dell'Antartide. Molte persone faticano a figurarsi il clima antartico come uno dei più aridi del Pianeta, eppure il Polo Sud è caratterizzato dal clima più secco e freddo della Terra.
Corona di nubi. Le bande bianche visibili su equatore e Sud America, e alle alte latitudini settentrionali e meridionali, rispecchiano la circolazione atmosferica su larga scala. L'aria umida e fredda delle alte latitudini circola in direzione dell'equatore, dove si riscalda e sale, condensandosi e dando origine alle nubi.
Neanche una goccia. Al contrario, i deserti situati a circa 30° di latitudine Nord e Sud, come il Sahara e il Kalahari (Africa meridionale) corrispondono a zone soggette a masse d'aria discendenti, che prevengono la formazione di nuvole e incoraggiano la desertificazione.
Fenomeno globale. Infine, la banda chiara sul Pacifico è dovuta ai pattern di circolazione oceanica - come il fenomeno climatico di El Niño - che ridistribuiscono il calore nelle acque marine, con conseguenze climatiche che interessano l'intero Pianeta. Mai come in questa mappa si vede come le condizioni climatiche terrestri siano strettamente interconnesse e interdipendenti.
Guarda anche: