Scienze

La formula della perfetta stretta di mano

La stretta di mano rivela molti tratti della nostra personalità: un palmo umidiccio, uno sguardo sbagliato o una stretta eccessiva possono dare all’interlocutore una cattiva impressione. Ma come si dà la mano nel modo giusto? Lo spiega un ricercatore inglese, con tanto di formula matematica.

Ciascuno di noi, nel corso della vita, lo fa almeno 15.000 volte e, nel 70% dei casi, sul più bello, ha qualche dubbio: lo sto facendo nel modo giusto? E se a lui/lei non piace? Che impressione avrà di me?
Stiamo parlando della stretta di mano, suggello di trattati di pace, di amicizie sempiterne e di affari più o meno importanti. Secondo i ricercatori il 20% delle persone odia dare la mano agli altri e ciò li spinge a farlo in modo forzato e sgradevole: palmi sudaticci, prese scivolose come anguille o sonore stritolate della mano altrui sono gli errori più comuni che, soprattutto ad un primo incontro, possono guastare l’immagine che si trasmette all’interlocutore.

Matematicamente infallibile
Ma la soluzione è, finalmente, a portata di mano nel vero senso della parola: Geoffrey Beattie, responsabile del corso di Scienze Psicologiche all’Università di Manchester (UK) ha sviluppato infatti sviluppato la formula della perfetta stretta di mano (PH)

Le variabili hanno il seguente significato
(e) è il contatto visivo (1=nessuno; 5=diretto; 5=risposta migliore)
(ve) è l’approccio verbale (1=totalmente inappropriato; 5=del tutto appropriato; 5=risposta migliore)
(d) è il sorriso di Duchenne – sorridere con gli occhi e la bocca in modo simmetrico (1=sorriso falso; 5= sorriso di Duchenne; 5=risposta migliore)
(cg) indica la completezza della stretta (1=del tutto incompleta; 5=stretta piena; 5=risposta migliore)
(dr) è la secchezza della mano (1= mano spugnata alla Fantozzi; 5= mano asciutta; 4=risposta migliore)
(s) misura la forza della stretta (1= debole; 5=forte; 3=risposta migliore)
(p) è la posizione della mano: (1=eccessivamente trattenuta verso se stessi; 5= spavaldamente protesa verso l’interlocutore; 3=risposta migliore)
(vi) indica il vigore (1=troppo alto/troppo basso; 5=giusto vigore; 3=risposta migliore)
(t) è la temperatura delle mani (1= troppo calda/fredda; 5= giusta; 3=risposta migliore)
(te) misura la consistenza della mano (1=troppo grande/piccolo; 5= giusta; 3=risposta migliore)
(c) indica il controllo del gesto (1=basso; 5=alto; 3=risposta migliore)
(du) è la durata della stretta (1= breve; 5=lunga; 3=risposta migliore)

Insomma: se quando date la mano a qualcuno guardate per terra dicendo sciocchezze, e oltrettutto avete la mano fredda, molliccia e umida, difficilmente trasmetterete al vostro interlocutore una buona impressione.
«La stretta di mano è uno degli elementi cruciali nei rapporti interpersonali e nella formazione della prima impressione su qualcuno. Rivela rapidamente aspetti importanti sulla personalità di chi abbiamo di fronte: se è troppo soft indica insicurezza, mentre una stretta troppo breve può essere indice di arroganza» afferma Beattie.

Stringere… per vendere
Ma allora, come è fatta la stretta perfetta? Le regole sono le stesse per uomini e donne: si offre all’altro la mano destra, con una stretta ferma ma non eccessiva, in un punto che si colloca a metà strada tra noi e chi abbiamo di fronte. Il palmo deve essere asciutto e fresco e le mani strette si devono scuotere 3 volte per un tempo non superiore ai due-tre secondi. Ci si deve guardare negli occhi, sorridendo in modo spontaneo e con una forma di saluto o presentazione consona alla situazione.
Banale? Non la pensano così i vertici inglesi della Chevrolet, che hanno inserito il corso sulla corretta stretta di mano nel programma formativo della propria forza vendita e che hanno sovvenzionato lo studio di Beattie (più per farsi pubblicità che per vero amore della scienza).
«La stretta di mano non è solo una forma di saluto rituale, ma anche un modo per concludere gli affari: è importante che il nostro staff sia capace di farlo nel modo migliore per trasmettere fiducia e rassicurazione ai clienti».

2 agosto 2010
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us