Scienze

Il cibo avariato? Un'arma biologica di funghi e batteri

Il cibo andato a male sarebbe una sorta di "difesa" creata da funghi e batteri per assicurarsi che nessun animale più grande (uomo incluso) tocchi la loro cena. Una trovata che - senza ombra di dubbio - funziona.

Quando addentiamo una mela marcia ci viene da storcere il naso e abbandonare il boccone. Esattamente ciò che funghi e batteri "desiderano", secondo quanto sostenuto in uno studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B.

Far marcire frutta, pesci e formaggi sarebbe, si legge nella ricerca, una strategia che i microbi del cibo utilizzano per accaparrarsi la cena: una sorta di guerra biologica per tenere uomini e altri animali alla larga dal loro bottino.

Concorrenza sleale
La curiosa ipotesi era stata avanzata già nel 1977 dall'ecologo Daniel Janzen, all'epoca all'Università del Michigan. Per Janzen, i microbi avrebbero evoluto come strategia per sottrarre il cibo agli animali più grandi, la capacità di produrre le sostanze dal cattivo sapore tipiche di quando un alimento è andato a male.

Le piante, che al contrario beneficiano della capacità animale di disperdere i loro semi, avrebbero dal canto loro sviluppato repellenti naturali per tenere alla larga funghi e batteri.

Non del tutto convincente
Un filone di studi ha del resto dimostrato come l'uomo non sia il solo a provare disgusto per i cibi ammuffiti: anche gli uccelli preferiscono la frutta fresca a quella bacata, mentre i granchi prediligono il pesce fresco rispetto a quello marcio. Eppure un modello matematico elaborato nel 2006 sembrava mettere in dubbio questa teoria.

I microbi che impiegano tempo e fatica a far "scadere" il cibo sarebbero - secondo il modello - evolutivamente svantaggiati rispetto ad altri batteri "profittatori", che non sprecano energie in questa "guerra" ma godono lo stesso dei suoi vantaggi (e cioè del cibo sottratto ai grandi animali). Il sapore disgustoso di un frutto marcio, secondo il modello, non sarebbe allora che un sottoprodotto della normale attività batterica.

Illusioni nel piatto: l'arte "culinaria" di Hikaru Cho
VAI ALLA GALLERY (N foto)

Io l'ho creato, io me lo mangio!
Ora alcuni ricercatori, tra cui David Wikinson della Liverpool John Moores University, sono tornati su quel modello disegnando uno scenario diverso: se prima il frutto marcio era visto come un banchetto a cui tutti i microbi partecipavano (compresi quelli che non facevano nulla per rendere il cibo disgustoso), il nuovo modello prevede che i primi microbi che fanno andare a male il cibo siano in grado di tenere gli altri batteri a distanza. E - quindi - anche di beneficiare fino in fondo della fatica spesa.

Ulteriori ricerche occorreranno per chiarire queste dinamiche. Può anche darsi, ipotizzano altri ricercatori, che far guastare i cibi sia un modo per tenere alla larga altri microbi (e non animali più grandi, di cui non è detto che i batteri conoscano l'esistenza).

Ti potrebbero interessare anche:

Stai parlando di cibo? Attento, Fido ti guarda
Dalla crosta del formaggio una nuova superficie a prova di batteri
Che cosa sono le muffe del formaggio?
Tutte le domande e risposte sul cibo

13 marzo 2014 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us