Scienze

La faccia più antica della Storia? Appartiene a un pesce

Che cosa hanno in comune il nostro sorriso e quello di un antenato dei pesci ormai estinto? Molto più di quanto si possa pensare. Un fossile di animale acquatico rinvenuto in Cina sposta all'indietro l'origine dell'apparato masticatore dei vertebrati.

Guardate bene questa immagine e, poi, guardatevi allo specchio. Non notate una certa somiglianza? Per i biologi evoluzionisti, gli esseri umani e l'Entelognathus primordialis, un pesce primitivo vissuto nel Paleozoico, condividono una fondamentale caratteristica somatica: la forma della mascella.

La creatura acquatica, vissuta in un'area vicina all'attuale Cina tra i 450 e i 415 milioni di anni fa, è il più antico animale ad aver avuto un apparato boccale simile a quello dei moderni vertebrati, tra cui l'uomo.

Un fossile perfettamente conservato di questo proto-pesce risalente a 419 milioni di anni fa, è stato descritto da Min Zhu, un paleontologo della Chinese Academy of Sciences' Institute of Vertebrate Paleontology and Paleoanthropology di Pechino, e dai suoi colleghi, in un articolo pubblicato su Nature.

Il reperto presenta il caratteristico sistema osseo composto di tre elementi usato ancora oggi dai vertebrati per masticare: un osso mascellare inferiore (la mandibola) che ospita l'arcata dentaria, e due ossa superiori: il premascellare, in cui sono inseriti i denti incisivi, e il mascellare, che sostiene i canini e i denti laterali. Nei mammiferi (uomo incluso) le due ossa superiori sono fuse.

La disposizione di queste ossa è sostanzialmente la stessa di quella dei moderni vertebrati: quella dell'Entelognatus sarebbe, quindi, la prima "faccia" con le caratteristiche che siamo abituati ad associarvi. Lo sviluppo di una mascella potente ha rappresentato un passo fondamentale nell'evoluzione dei vertebrati. I primi pesci ossei se ne sono serviti, probabilmente, per catturare prede più grosse e leste.

L'Entelognathus primordialis potrebbe essere un membro atipico della classe dei Placodermi, antenati dei pesci che nuotavano nell'oceano tra i 430 e i 360 milioni di anni fa, quando la Terra non era che un unico continente chiamato Gondwana. Questi animali, caratterizzati da una vera e propria armatura ossea intorno a testa e torace, avevano una mascella dalla struttura primordiale composta da poche e ampie placche ossee (e non da una complessa struttura di ossa più piccole come avviene per i moderni pesci ossei).

Dai Placodermi avrebbero avuto origine pesci cartilaginei (come gli squali) e pesci a scheletro osseo. Finora si pensava che le caratteristiche facciali dei placodermi fossero andate perse nel corso dell'evoluzione, e che l'ultimo comune antenato dei vertebrati di oggi fosse più simile a uno squalo primitivo, con uno scheletro cartilagineo coperto, al massimo, di piccole piastre ossee.

Ma il fossile rinvenuto in Cina è una sorta di ibrido che unisce a molte caratteristiche dei Placodermi (come il corpo "corazzato", che gli squali non hanno) alcuni tratti somatici dei vertebrati moderni, come appunto, quelli mascellari. L'origine della forma del nostro volto andrebbe quindi spostata un po' più indietro, all'epoca di questo preistorico "mascellone".

Ti potrebbero interessare anche:

L'uomo ha barattato la capacità di masticare con un cervello più grande?
Da cosa dipende la fossetta sul mento?
L'evoluzione è nella cultura, non nelle ossa

2 ottobre 2013 Elisabetta Intini
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

Nel nuovo numero di Focus Storia, in occasione delle elezioni presidenziali americane, esploriamo l'affascinante e complesso mondo della politica statunitense. Ci poniamo domande sul sistema elettorale, le sue radici storiche e i paradossi che lo caratterizzano, come la possibilità che un candidato vinca con meno voti popolari. L’articolo "Dentro il sistema" fa luce su questi meccanismi, mentre "Scenario complesso" racconta una delle tornate elettorali più particolari di 200 anni fa.

In "Risultati controversi" analizziamo le elezioni più contestate della storia americana, e con "Tattiche e strategie elettorali" esploriamo come le campagne presidenziali si sono evolute con l'arrivo di nuove tecnologie, dall’epoca della radio a quella dell’intelligenza artificiale.

Concludiamo con una visita virtuale alla Casa Bianca, simbolo della presidenza americana, e l’articolo "Presidenti nei guai", che svela i problemi legali in cui sono incappati alcuni dei leader più noti degli Stati Uniti.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus ci immergiamo in un affascinante mix di scienza, tecnologia e curiosità, esplorando innovazioni che plasmeranno il nostro futuro.

Il dossier sulle neurotecnologie è il cuore di questa edizione, con articoli che affrontano la possibilità di controllare dispositivi elettronici con la mente in "L’alba del cervello cibernetico", le nuove opportunità economiche in "Neurobusiness", e le implicazioni etiche in "I diritti del nostro cervello".

Tra gli altri temi, troviamo una nuova generazione di protesi intelligenti sempre più sofisticate, e celebriamo i 50 anni dal famoso messaggio di Arecibo con "Pronto alieni?". Inoltre, scopriamo l’impatto della noia sul comportamento umano in "Se non ci fosse la noia" e il fenomeno globale dei manga in "Mangamania".

 

ABBONATI A 31,90€
Follow us