Una musicista svizzera quando ascolta musica percepisce ben precisi sapori. Tecnicamente si tratta di sinestesia, un curioso fenomeno di scambio di sensazioni.
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Se Bach sa di crema, Paolo Meneguzzi che sapore ha? Di miele? |
Heidi è infatti una sinesteta, cioè una persona che in modo del tutto involontario sperimenta uno scambio di sensazioni quando è esposta a particolari stimoli. Normalmente i sinesteti associano l'ascolto di determinati suoni alla visione di alcuni colori, ma Heidi si spinge ben oltre, poiché note e intervalli musicali suscitano in lei la percezione di ben precisi sapori.
Musica colorata e saporita. Il semitono le dà, per esempio, un gusto aspro e deciso, mentre un intervallo di quinta le fa sentire il sapore dell'acqua pura.
I ricercatori dell' Università di Zurigo hanno compiuto alcuni test mettendo sostanze dai sapori diversi sulla lingua di Heidi ed esponendola a stimoli sonori. La musicista è riuscita a identificare gli intervalli corretti in un tempo molto più basso rispetto a quello impiegato da cinque musicisti non sinesteti.
Sinfonie alla crema. La sinestesia aiuta dunque Heidi nel suo lavoro poiché le consente di identificare note e intervalli a tempo di record, ma influenza moltissimo i suoi gusti musicali. Le sensazioni visive e gustative sono infatti tanto più intense quanto più suoni e pause sono ben definiti.
La musica moderna ha suoni così confusi e poco puliti da suscitare in Heidi sensazioni molto attenuate. Per questo tende a preferire armonie più semplici, come le opere di Bach, che a suo dire avrebbero uno spiccato sapore di crema.
Chissà se Eminem sa di hamburger e patatine, gli U2 hanno il retrogusto amarognolo di una fresca birra irlandese e Ligabue ha il vivace profumo del lambrusco?
(Notizia aggiornata al 3 marzo 2005)