Scienze

La caccia agli insetti ha sviluppato il cervello (delle scimmie)

Lo sforzo di procurarsi gli insetti per integrare la dieta nei periodi di scarsità di cibo, può aver sviluppato nei primati la capacità di usare strumenti e di risolvere problemi.

Gli insetti sono il passato e il futuro dell'alimentazione.

Potrebbero essere la dieta del futuro: nutrienti, economici da allevare, sostenibili... come ha detto anche la Fao (se volete saperne di più, leggete l’intervista all’entomologo olandese Arnold van Huis su Focus 261 in edicola).

E, in passato, mangiare insetti può avere aiutato i nostri lontani antenati a sviluppare un grande cervello e le funzioni cognitive superiori. In che modo? «Andare in cerca di insetti, quando altro cibo era scarso, può aver contribuito all’evoluzione cognitiva degli ominidi e all’uso di strumenti» teorizza l’antropologa Amanda Melin, della Washington University di St. Louis (Usa).

L'intervista all'entomologo Arnold van Huis pubblicata sul n° 261 di Focus. Esperto per la Fao e profeta della cucina a base di insetti. |

Se manca la frutta... La sua ricerca si inserisce tra le teorie che collegano lo sviluppo di capacità sensomotorie - abilità manuale, uso di strumenti, capacità di risolvere i problemi in modo innovativo - alla “sfida” di doversi procurare insetti o altri cibi sepolti, nascosti o comunque difficili da raggiungere. Melin e il suo team hanno condotto uno studio quinquennale sui cebi, o cappuccine, scimmie americane.

Queste si nutrono di insetti tutto l’anno, ma soprattutto quando il loro cibo preferito - la frutta - è meno abbondante. «Scovare insetti nascosti e ben protetti, che vivono tra i rami o sotto la corteccia, è un compito impegnativo dal punto di vista cognitivo, ma dà una ricompensa: grasso e proteine, che servono per “alimentare” un grande cervello» sostiene Melin.


Dieta integrata. Ha seguito le cappuccine del genere Cebus, che vivono nella foresta pluviale tropicale, e quelle del genere Sapajus, che abitano in una ambiente più secco, temperato e con maggiori variazioni stagionali (quindi diverse disponibilità di cibo): queste usano e modificano utensili sofisticati più delle “cugine”. «Pensiamo che il loro antenato comune avesse capacità sensomotorie simili alle Cebus di oggi, che poi si sono sviluppate nelle Sapajus per la necessità di arrivare al cibo “nascosto” in periodi di scarsità di nutrienti» dice Melin. Cosa implica ciò per l’evoluzione degli ominidi? Sappiamo, per esempio, che la dieta del Paranthropus robustus aveva variazioni stagionali. E che gli insetti integrano oggi la dieta di molte popolazioni umane.

Lo studio suggerisce quindi che aguzzare l’ingegno per sopravvivere catturando sfuggenti insetti sia stato un fattore nello sviluppo delle capacità umane.

Cavallette e alghe: ecco cosa mangeremo nel futuro
VAI ALLA GALLERY (N foto)

3 luglio 2014 Giovanna Camardo
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us