Nella notte tra il 20 e il 21 novembre i primi fasci di particelle hanno fatto il giro in direzioni opposte dell'anello di 27 km a Ginevra. Tutto funziona perfettamente e si potrebbero già sperimentare le prime collisioni a bassa energia con 7-10 giorni di anticipo.
Paola Catapano dalla sala controllo dell'Lhc per Focus.it, 20 novembre 2009
(ultimo aggiornamento 21 novembre ore 20:03)
Alle 21:55 di venerdì 20 novembre, un’affollatissima sala di controllo ha applaudito il primo vero successo dell’Lhc di quest’anno: i primi fasci di particelle hanno fatto il giro completo del grande acceleratore in poche frazioni di secondo. Fino ad oggi, infatti, il fascio di protoni è stato attivato in modo da percorrere singoli settori della macchina e non tutto l'anello lungo 27 chilometri.
Record di giri
Questo lavoro, che lo scorso anno aveva richiesto 10 ore di tempo, è stato compiuto in meno di due ore.
Dopo aver completato il primo giro completo dell'anello alle 20:36, i ricercatori del Cern hanno deciso di provare a migliorarne la qualità e mantenerlo il più possibile in circolazione.
Questa operazione viene effettuata "catturando" il fascio di protoni con uno strumento chiamato Cavità Radiofrequenza che si trova al punto 4 dell'anello e accelera i fasci.
L'intervento di cattura ha funzionato al primo colpo e, in pochi secondi, il fascio 1 ha raggiunto il record di 10 milioni di giri.
Cambio
Nella notte il fascio 1 è stato abbandonato e i tecnici del Cern si sono concentrati sul fascio 2, quello che “corre” in senso antiorario. Tutte le operazioni di immissione di particelle e i primi giri sono stati completati molto più velocemente di quanto ci si attendesse. Dopo 100.000 giri stabili, anche il fascio 2 è stato catturato dalla cavità Radio Frequenza.
Tutto pronto per gli scontri
A questo punto i fasci di protoni circolano nelle due direzioni stabilmente e gli esperimenti stanno procedendo registrando soltanto il passaggio dei fasci nei rivelatori (tecnicamente splash events). Inoltre, si sta lavorando sulla cavità Radiofrequenza.
La prossima tappa importante sarà costituita dalle collisioni a bassa energia, attese tra circa una settimana. Ma nella testa del direttore per gli acceleratori, Steve Myers, non è escluso provare già a collidere a bassa energia (450 GeV)!
Euforia e ottimismo
«Al Cern respiriamo un clima molto positivo», ha affermato il portavoce del Cern, James Gillies. Ufficialmente nei prossimi giorni si tenterà di raggiungere l'energia di 1,2 TeV, un record per la fisica contemporanea, mentre a regime la macchina funzionerà all'energia di 7 TeV per fascio.
Paola Catapano lavora al Cern di Ginevra nell'ufficio comunicazione,
a stretto contatto con gli scienziati che lavorano con l'Lhc e ne
analizzano i risultati. Grazie a lei e ai suoi articoli, Focus.it vi
aggiornerà nei prossimi mesi sugli esperimenti dell'Lhc.
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