Scienze

In Kenya: erosione, e non frattura continentale

Un importante e serio fenomeno di erosione è stato da molti interpretato come il segno visibile della spaccatura di un continente: ecco invece che cosa è successo.

Avete di sicuro visto le immagini o sentito parlare delle fratture che si snodano sul terreno in Kenia, anche per centinaia di metri, e che hanno aperto lunghe voragini attraverso terre e strade. Si è detto che le fratture sarebbero la manifestazione superficiale della spaccatura della crosta terrestre, che in quell’area allontana una parte dell’Africa verso l’Oceano Indiano. Ma non è così: quelle fratture, pur impressionanti, non sono legate a tale fenomeno.

Si tratta, invece, di erosione e dell'improvviso sprofondamento del terreno sottostante la superficie. Ci sono diversi elementi a sostegno di questa lettura: innanzi tutto, le fratture non sono continue, ma vi sono anzi lunghi tratti dove il suolo è integro. In secondo luogo il fenomeno è avvenuto dopo un periodo di forti piogge, che hanno eroso strati sotterranei di materiale vulcanico incoerente (non compatto).

A dispetto di quello che vi hanno raccontato in questi giorni sul fenomeno in questione, si tratta dunque di erosione, dovuta all'acqua, qualcosa di simile (insomma) a quanto vediamo spesso accadere nel nostro Paese (recentemente a Roma), non di fenomeni tettonici.

Ecco i toni da catastrofe biblica usati per presentare la frattura attorno al 20 marzo, con immagini peraltro molto suggestive. | DailyNation

Detto ciò, se vi sentite sollevati dal fatto che uno spezzone d'Africa non se ne sta andando per conto suo, sappiate invece che è proprio così: ci sono anche spinte tettoniche che porteranno un'ampia regione d'Africa a staccarsi dal continente. Il tutto dovrebbe accadere a piccoli passi nell'arco di una cinquantina di milioni di anni.

Piccoli passi e grandi conseguenze. In Africa come altrove, la frattura di una zolla si accompagna a un terremoto o a uno sciame sismico: qualcosa di simile lo abbiamo visto accadere in prossimità del Monte Vettore, nel massiccio dei Monti Sibillini, poco distante da Amatrice nell'agosto del 2016, come mostra questo video dell'INGV.

Nei giorni in cui sono avvenute le spaccature in Kenia, invece, non sono stati registrati terremoti: anche senza disturbare il sistema globale di monitoraggio sismico, almeno a Nairobi (capitale del Kenia) avrebbero dovuto registrare un sisma, se ci fosse stato.

Inoltre, quando si ha un’apertura della crosta terrestre, questa si verifica lungo una faglia, ossia una frattura della crosta stessa. Può esserci uno scivolamento laterale, oppure uno scivolamento di una parte sull'altra o, ancora, l'abbassamento di una delle due parti. In genere, al fenomeno di apertura tettonica si accompagna una risalita di magma (che però non necessariamente arriva in superficie) o almeno il movimento di una massa magmatica, come si registrò nel 2006 e nel 2007 a Dabbahu, in Etiopia.

Ancora una volta, il fenomeno osservato in Kenia non mostra nulla del genere, neppure analizzando dati satellitari.

10 aprile 2018 Luigi Bignami
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

In questo numero di Focus Storia vi portiamo alla scoperta di figure storiche, battaglie e curiosità che hanno segnato epoche e paesi, con un’attenzione speciale alla Francia del Seicento.

Il protagonista principale è il cardinale Richelieu, l’abile politico che plasmò la Francia moderna. In "Eminenza rossa" tracciamo il ritratto di questo potente uomo di Stato, mentre "L’assedio del Gran Cardinale" ci racconta la sua vittoria contro gli ugonotti a La Rochelle. A seguire, con "Eminenza grigia" scopriamo la figura di padre Giuseppe, il suo fidato consigliere, e in "Mazzarino l’erede" esploriamo il ruolo del cardinale italiano che ne continuò l’opera.

Tra le altre storie: l’articolo "Infanzia randagia" ci porta nella Russia degli anni ‘20 e ‘30, con il fenomeno dei besprizornye, bambini abbandonati nelle città. Non mancano approfondimenti come "Delitti al microscopio", che esplora la nascita delle indagini scientifiche, e "Il canto libero", dedicato alle origini del jazz.

ABBONATI A 29,90€

In questo numero di Focus, esploriamo un affascinante mix di scienza, natura e curiosità quotidiane.

Dedichiamo uno speciale alle strategie di leadership, scoprendo cosa dicono le ricerche sui capi e come gestiscono i loro team. Nell'articolo "Nella testa del boss" analizziamo il loro modo di pensare, mentre "E tu che capo hai?" ci svela i diversi tipi di leader.

Scopriamo storie di successo nella conservazione della fauna con "A volte ritornano", che racconta la rinascita di specie come linci e cervi. Per gli appassionati di scienza, analizziamo il ruolo delle impronte digitali nel corpo umano.

In più, l'astrofisica ci sorprende con teorie alternative sull’energia oscura nell'intervista "L’energia oscura? Secondo me non esiste". Non perdete i vincitori del Drone Photo Awards, con immagini spettacolari tra fantasia e tecnologia.

ABBONATI A 31,90€
Follow us