Il campo magnetico del nostro pianeta ha delle correlazioni con la gravità? Una simile domanda avrebbe avuto una risposta univoca solo fino a qualche mese fa: no, i due fenomeni sono totalmente scollegati tra loro. Recentemente invece, una ricerca realizzata da un gruppo di scienziati franco tedeschi ha scoperto una correlazione tra il magnetismo terrestre e la gravità. In particolare la si nota in una grande regione terrestre che va dall’Oceano Atlantico all’Oceano Indiano.
Ci protegge dai raggi cosmici Data la complessità dell’argomento procediamo lentamente e partiamo dall’inizio. Il campo magnetico terrestre, quello che su una bussola agisce sull’ago indicando il Polo Nord, si genera nel nucleo della Terra, in quella parte più esterna che è composto da ferro liquido. I movimenti di quest’ultimo generano dei campi elettrici che a loro volta producono il campo magnetico terrestre. L’importanza di quest’ultimo sta soprattutto nel fatto che esso ci protegge dai raggi cosmici e quindi conoscerne il comportamento significa anche prevedere eventuali variazioni nel prossimo futuro.
Fino ad oggi vari gruppi di scienziati studiavano unicamente il comportamento del campo magnetico, mentre altri gruppi studiavano le piccole variazioni di gravità che si avevano tenendo conto che il ferro liquido si muove. Ma fino ad ora non si riusciva a sovrapporre i due fenomeni e verificare se c’erano delle correlazioni perché i dati a disposizione non erano sufficientemente raffinati. Cosa che ci è riuscito il team franco tedesco grazie a due satelliti da poco lanciati.
La scoperta grazie a due satelliti Usando le misure del campo magnetico terrestre rilevate dal satellite CHAMP e misure estremamente precise del satellite GRACE, lanciato in orbita terrestre per studiare il campo gravitazionale del pianeta, i ricercatori hanno potuto verificare che là dove si misurano variazioni del campo gravitazionale dovuto al movimento del ferro si hanno anche variazioni del campo magnetico terrestre.
“Per prima cosa abbiamo dovuto togliere dal campo gravitazionale tutti i dati che non riguardavano direttamente i movimenti del ferro che si hanno nel nucleo”, ha spiegato Vencent Lesur del GFZ German Research Centre for Geosciences.
Il satellite infatti, misura la gravità totale in ogni punto del pianeta che dipende dall’acqua, dalle terre emerse, ma anche dall’aria. Questi valori vanno filtrati dal resto. Ed è stata un’operazione assai problematica. Poiché la ricerca si è concentrata in un’area oceanica il lavoro di “pulizia” dei dati è stato particolarmente meticoloso e ancor più complesso.
“Ma alla fine –continua Lesur- per la prima volta abbiamo avuto un quadro preciso delle variazioni di gravità registrate sulla superficie della Terra conseguenti al movimento del ferro fluido nel nucleo terrestre. E quel che è estremamente interessante è il fatto che alle piccole variazioni del campo gravitazionale corrispondono anche variazioni del campo magnetico terrestre”.
E le inversioni? Forse questa strada permetterà di studiare e capire perché il campo magnetico terrestre ha delle variazioni nel tempo che possono portare a inversioni fino a far si che il Polo Nord diventi il Polo Sud e viceversa. Qui sotto trovate il video che ha permesso per la prima volta di seguire un’inversione del campo magentico terrestre.