La dieta a base di pesce... con una pianta? Sembra la soluzione ideale per i vegetariani grazie a un OGM. Ma non tutti i ricercatori sono d'accordo.
L'arabide (Arabidopsis Thaliana). |
L'arabide (Arabidopsis Thaliana) è una comune pianta di insalata, non particolarmente apprezzata sulle tavole di tutto il mondo. Ma grazie a diversi laboratori di ricerca inglesi, anche lei sta vivendo il suo momento di gloria. Come riporta la rivista Nature Biotechnology
Piante OGM come fabbriche di grassi "buoni". Per stimolare la produzione dei grassi polinsaturi i ricercatori hanno utilizzato i geni di due alghe e di un fungo.
I grassi contenuti nell'arabide avrebbero il pregio di non essere "inquinati" da sostanze tossiche che potrebbero essere presenti nei pesci. Le piante ricche di acidi grassi polinsaturi avrebbero due ulteriori benefici: per prima cosa eviterebbero il ricorso alla pesca per avere alimenti ricchi di grassi Omega. Le riserve di pesce, infatti, sono ormai al limite; inoltre le piante ricche di acidi grassi bloccano la produzione di metano nello stomaco delle mucche e potrebbero aiutare a limitare la produzione naturale di gas serra. Tutti vantaggi che però non convincono gli scienziati che mettono in guardia dall'introduzione sul mercato (o nella catena alimentare) di organismi geneticamente modificati, i cui effetti a lungo termine non sono stati ancora studiati.
(Notizia aggiornata al 18 maggio 2004)