L'inquinamento danneggia le cellule che producono gli spermatozoi, e passa da una generazione all'altra.
La produzione di spermatozoi (in viola), all'interno di un testicolo. Le cellule sessuali maschili che formano gli spermatozoi sono quelle più a rischio di mutazioni genetiche dovute all'inquinamento. |
Importante risultato. Lo studio trae dalla ricerca una conclusione importante: il Dna dei topi sottoposti all'aria inquinata era più “carico” di mutazioni di quanto non fosse il Dna dei topi “campagnoli”, e quindi le esalazioni delle acciaierie sono cariche di sostanze che possono colpire anche il Dna delle cellule sessuali, passando in questo modo le mutazioni negative anche alle generazioni successive. In particolare sembra accertato che le cellule più colpite siano quelle che formano gli spermatozoi, le cellule sessuali maschili. L'inquinamento quindi non si ferma alla generazione colpita, ma passa dal padre alla prole.
(Notizia aggiornata al 27 dicembre 2002)