Un gruppo di ricercatori americani sta utilizzando un robot che è in grado di scoprire come decidiamo di credere a ciò che dicono gli altri. E anche perché.
“Un progetto di tre università americane per svelare i segreti della fiducia”
Ricerca interdisciplinare - Il professore di psicologia David DeSteno della Northeastern University sta svolgendo un progetto di ricerca interdisciplinare con altri riceratori del Media Lab's Personal Robots Group del MIT e della Cornell University. Lo scopo degli scienziati è analizzare se e come i segnali e i gesti del linguaggio non verbale determinano il nostro giudizio sulle affermazioni altrui: ci fidiamo di ciò che dicono gli altri?
Robot che gesticola - Questo progetto prova le teorie dei ricercatori attraverso le interazioni con un robot sociale. Nexi, il noto automa con fattezze umane del MIT, è infatti stato programmato per gesticolare durante un dialogo e un gioco con alcuni dei soggetti candidati.
Parole in libertà? - Durante la prima parte dell’esperimento, Nexi parla con la sua controparte umana per una decina di minuti: risponde domande ed offre risposte su un determinato argomento di dialogo, come: viaggi, la provenienza geografica dei candidati e la cosa più bella del vivere in una città come Boston.
Show me the money - In un’altra fase del test i partecipanti interagiscono col robot attraverso un gioco economico, dal titolo “Gimme Some”. Attraverso l’esperimento ludico di interscambio di denaro, i partecipanti devono quantificare quanti dollari Nexi gli darà e quanti gliene daranno invece loro, partendo sempre dalle sue affermazioni e movenze. I gesti e le dichiarazioni del robot, secondo le teorie dei ricercatori, possono determinare e quantificare se ciò che afferma è credibile all’occhio e all’orecchio umano.