Era un omicidio di 19 anni fa archiviato per mancanza di prove. Finché non arriva uno Sherlock Holmes della Nasa con un gran fiuto da segugio che risolve il caso e inchioda l'assassino.
“Il robottino della Nasa, grazie a un magnetometro, ha trovato la macchina del delitto”
Cold case - Sembra la trama di una puntata della serie tv Cold Case, ma al posto di Lilly Rush, detective della squadra omicidi di Filadelfia, il protagonista è un robot della Nasa (non altrettanto carino). La vittima di questo “caso irrisolto” è Dawn Sanchez vista per l'ultima volta viva mentre saliva in macchina del suo fidanzato Bernado Bass. Era il 1991 e da allora è sparita nel nulla, o meglio, alcuni testimoni affermarono all'epoca che fu proprio il suo ragazzo a spararle in un campo isolato, peccato che non ci fosse traccia né dell'auto, né della pistola, né tanto meno del corpo. Il caso è stato riaperto di recente quando una “persona informata sui fatti” riferì che l'auto avrebbe potuto essere stata smontata e sotterrata in una discarica di Alviso. Purtroppo l'informatore non è stato in grado di indicare il luogo esatto e la zona è disseminata di rottami. Un po' come trovare un ago in un pagliaio.
Lieto fine - Ecco allora che scende in campo Senseta MAX 5.0A, un robottino della Nasa dotato di quattro ruote e un magnetometro, con al seguito una squadra di scienziati e ingegneri. Si è iniziato quindi a scavare sulla base dei dati raccolti dal segugio computerizzato e finalmente sono saltate fuori alcune parti del veicolo del sospettato. Bass, il 29 agosto 2009, viene giudicato colpevole di omicidio colposo e spedito in carcere per sei anni. Un po' pochini, non vi pare?