Scienze

Il ritorno degli oceani

Se leggete questo mio precedente post scoprirete che il livello degli oceani durante l’anno scorso è diminuito di 5 mm. Un valore elevato se si pensa che...

Se leggete questo mio
scoprirete che il livello degli oceani durante l’anno scorso è diminuito di 5 mm. Un valore elevato se si pensa che negli ultimi anni gli oceani sono sempre cresciuti in altezza, vuoi per lo scioglimento di masse glaciali imponenti, vuoi per l’espansione del mare in seguito al riscaldamento globale. Un’inversione di tal genere lasciava un po’ interdetti i ricercatori e faceva gridare agli “scettici climatici” (ossia coloro che non credono in un riscaldamento climatico importante in atto su nostro pianeta), che le conseguenze dell’effetto serra non sono poi così catastrofiche come dice la maggior parte dei climatologi. I dati sono certi perché da ormai due decadi satelliti quali Topex/Posidon, Jason 1 e Jason 2 misurano dallo spazio la quota dei mari terrestri con estrema precisione. Tutto come prima

La crescita degli oceani negli ultimi anni. Dopo una diminuzione tra il 2010 e il 2011, la ricrescita è stata impontente
Ma quello che sembrava un mistero o uno schiaffo ai climatologi che prevedevano un costante aumento del livello marino è stato spiegato grazie ad un imponente spostamento di acqua marina sulla terraferma in seguito alle condizioni ambientali create da la Nina, una condizione climatica che si era venuta a formare sull’Oceano Pacifico negli scorsi anni, che ha prodotto ingentissime piogge. Ma ora, scomparsa la Nina, ecco che le condizioni del livello del mare a metà 2012 non solo hanno visto il ritorno dei 5 mm d’acqua precedentemente scomparsi, ma ha visto una crescita ulteriore di 3,2 mm in linea con l’aumento già in atto nelle decadi precedenti (vedi grafico qui a fianco). “L’acqua che si era persa nel 2011 è stata velocemente riportata in mare a conferma che il fenomeno è stato solo temporaneo”, ha spiegato Carmen Boening del Jet Propulsion Laboratory della NASA. Insomma nulla fa pensare che le conseguenze dell’effetto serra non continuino a manifestarsi come prevedeva e prevede la maggior parte dei climatologi.

27 novembre 2012 Luigi Bignami
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