Tra i premi Ig Nobel per le ricerche più assurde al mondo, di cui Jack ha parlato la scorsa settimana, lo scorso anno ha vinto un capo di biancheria intima che è oggi in vendita: l’innovativo Ebbra, un reggiseno per la salute pubblica.
“Una curiosa invezione per la moda intima: in caso di pericolo, rimanere in topless”
Altro che Victoria’s Secret – Si chiama Ebbra, che è la crasi di “Emergecy Bra”: un reggiseno d’emergenza. In pratica è un ornamento protettivo che, alla bisogna, può essere utilizzato come mascherina antismog, per respirare. In caso di fumo, polveri sottili, attacco terroristico o biologico, basta: levarsi il reggiseno, dividerlo in due parti e utilizzare le due coppe come fossero due mascherine antismog, fissandole dietro la nuca con l’elastico.
Rimuovere in caso di pericolo – Questo particolare capo d’abbilgliamento non può certo sostituire le maschere antigas professionali, ma è comunque un efficace strumento in caso di pericolo improvviso: non è infatti detto che, al momento del bisogno, siano disponibili altre maschere o dispositivi per filtrare l’aria. Il reggiseno è invece un capo che, normalmente, viene indossato dalle donne tutti i giorni, per questo è subito utilizzabile al momento del pericolo e in loco, come nel caso si devva fuggire da un palazzo per un incendio improvviso. E ha anche una funzione di supporto e aiuto per il prossimo: un solo reggiseno è in grado di salvare ben due persone.
Esperienza caucasica – L’inventore del prodotto di lingerie, che viene venduto online al prezzo di circa 30 dollari, è la dottoressa Elena N. Bodnar: ricercatore presso l’Università di Chicago e collaboratore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e dell’Agenzia Nucleare Internazionale. La Dott.ssa Bodnar ha cominciato la sua carriera accademica come fisica in Ucraina, durante il famoso incidente di Chernobyl. Oggi è uno dei maggiori esperti mondiali in materia di radiazioni nucleari ed effetti sulla salute umana.