Alle virtù già note dei funghi, che vanno dall'isaporire il risotto alla pulizia dell'ambiente dalle tossine, se ne aggiunge una che guarda al futuro: la possibilità di trasformarsi in un biomateriale per il packaging. La scoperta e la lavorazione è dello studio Ecovative di New York, che ha ripreso degli studi compiuti in passato presso il centro di ricerca del Politecnico di Rensselaer.
La pasta a base di funghi è stata battezzata Mycobond ed ha molteplici caratteristiche che la rendono molto in teressante per l'applicazione su larga scala. Per produrre la pasta di funghi non è necessario un grosso dispendio di energia, il materiale è ignifugo, biodegradabile anche in mancanza di ossigeno, quindi compostabile al 100%, è del tutto naturale. In più, può essere lavorato facilmente e può assumere diverse forme, il che lo rende decisamente preferibile alla normale schiuma in uso ad oggi per gli imballaggi, che per essere prodotta necessita di un'energia 8 volte maggiore ed inquina per 10 volte.
Per immaginare il vasto impiego di Mycobond nel settore del packaging, basta pensare a tutte le confezioni dei prodotti elettronici, alle scatole contenenti gli elettrodomestici e ai grandi imballaggi. Il biomateriale che viene dai funghi sembra essere talmente innovativo che la Ford sta già pensando di impegarlo per i suoi imballaggi.
Scritto da Missunderstanding