L’industria del porno si riunisce in consorzio, per combattere il fenomeno della pirateria online e proteggere i propri prodotti d'intrattenimento per adulti.
“Per combattere la pirateria online: azioni legali che mostrano vizi e fantasie degli utenti”
Svelare i fetish – La tecnologia è un’arma a doppio taglio per i magnati della pornografia: funge da motore per l’industria, ma mette anche a rischio le loro produzioni intellettuali. Mai come oggi è facile copiare e scaricare illegalmente i prodotti dell’intrattenimento, compresi quelli vietati ai minori. Ecco perché negli USA alcuni grandi gruppi dell’industria a luci rosse hanno deciso di allearsi e agire per vie legali contro i singoli utenti che piratano i loro prodotti. Le azioni possono diventare infatti un utile deterrente: svergognano in pubblico i vizi privati online di chi scarica illegalmente. Infatti a nessuno può far piacere essere citato in giudizio per aver scaricato illegalmente l’ultimo titolo scabroso.
Come fanno - I produttori hanno già tracciato gli utenti che, per mezzo di torrent e sistemi peer-to-peer, hanno scaricato i loro film e i loro prodotti, senza pagarli. Dato che le azioni legali sono di pubblico dominio, le abitudini dei porno-pirati vengono svelate in pubblico: agli occhi della moglie, di amici e parenti, del datore di lavoro. Le case di produzione hardcore stanno anche cercando una soluzione per tracciare i propri contenuti illegalmente caricati sui siti di streaming, che sono gli emuli a luce rossa di Youtube. Al momento per i produttori è solo possibile chiedere che il materiale coperto da copyright venga cancellato, una volta scoperto e comunicato al gestore del sito.
Tecniche per scovarli – Le case di produzione stanno pensando anche a strumenti tecnologici per tracciare direttamente e in automatico i download e difendere così il proprio materiale protetto da copyright. Pink Visual, uno dei maggiori broadcaster in materia, il prossimo ottobre ha organizzato in Arizona un seminario per gli addetti ai lavori, focalizzato sulla protezione dei contenuti. Le nuove tecnologie che hanno incrementato l’uso della pornografia, permettendo di vedere video e immagini sul discreto schermo del proprio computer, si stanno quindi rivoltando contro la stessa industria del porno. Come ha dichiarato Allison Vivas, presidente di Pink Visual: "La pirateria su Internet è oggi più a disposizione dell’utente medio di quanto fosse mai avvenuto in passato”.