Il più grande "cimitero di mammut" mai scoperto è in realtà una trappola, creata ad hoc per catturare e uccidere questi animali: il sito è stato identificato in Messico da ricercatori dell'Instituto Nacional de Antropología e Historia, che riportano di aver finora rinvenuto 824 ossa appartenenti ad almeno 14 mammut. I reperti erano tutti all'interno di una fossa profonda poco meno di due metri e larga 25 metri, interpretata dagli antropologi messicani come una trappola predisposta dagli abitanti di quella regione 15.000 anni fa.
Scene di caccia. Le ricostruzioni suggeriscono che quei cacciatori utilizzassero delle torce per spaventare i mammut e spingerli verso la buca, anche con l'ausilio di armi varie, come dimostrano i segni di una lancia su alcuni reperti.

Luis Cordova Barradas, responsabile degli scavi condotti a Tultepec (a nord di Città del Messico), ritiene che la trappola per mammut segnerebbe uno spartiacque tra il periodo durante il quale gli uomini vivevano solo e soltanto di caccia con quello che vedeva uomini e donne anche raccogliere quel che la natura offriva. «Prima di questa scoperta», spiega Barradas, «c'erano poche prove che i cacciatori attaccassero i mammut: si pensava piuttosto che spaventassero gli animali per spingerli verso aree paludose, dove rimanevano bloccati e morivano di stenti. Il sito di Tultepec è invece la prova di attacchi diretti e consapevoli, con precisi utilizzi per ciò che cacciavano.» Si tratta adesso di verificare quanto potessero essere comuni, nella regione, trappole di quel tipo.
La scapola scomparsa. Il cimitero dei mammut è stato trovato alcuni mesi fa, quando si stava scavando per creare una discarica, ed è stato esplorato a fondo. Anche perché lo studio ha pian piano messo in evidenza un vero e proprio mistero: sono state trovate solo scapole destre di mammut. Mancano tutte le scapole sinistre! Che fine hanno fatto? Che cosa se ne facevano quei cacciatori proprio della scapola sinistra?


Al momento è impossibile rispondere, e forse non si potrà mai - così come potrebbe essere difficile spiegare altri reperti ossei rinvenuti nel mucchio, come la mascella e la spina dorsale di un cammello.