Nel 2003 un ingegnere giapponese dell’università di Tokyo, Susumu Tachi, ha stupito il mondo con il suo mantello che rende invisibili. Fantascienza? Nient’affatto.
Il sistema di funzionamento prevedeva una telecamera che riprendeva ciò che accadeva alle spalle della persona che indossava il mantello “magico”.
Le immagini poi venivano proiettate sul mantello con uno specchio semiriflettente: ritornando indietro raggiungevano l’ossevatore attraverso lo stesso specchio semiriflettente. In conclusione, l’osservatore vedeva un mantello su cui scorrevano le immagini… di quel che accadeva dietro.