Immaginate di incrociare un rinoceronte o un ippopotamo con una tartaruga, e di gonfiare l'animale ottenuto fino a farlo pesare 9 tonnellate (poco più di un elefante africano): doveva avere un aspetto del genere il Lisowicia bojani vissuto oltre 200 milioni di anni fa in una regione corrispondente all'attuale Polonia, e il cui fossile è stato da poco descritto su Science.

Nel periodo "sbagliato". L'animale - un dicinodonte - apparteneva alla classe dei Sinapsidi, antenati dei mammiferi dall'aspetto rettiliforme. Era lungo 4,5 metri e alto 2,6 e aveva, oltre a due grosse zanne, un becco simile a quello delle tartarughe.
Era un erbivoro e visse ai tempi dei primi dinosauri: una scoperta inedita perché finora si è sempre ritenuto che nel tardo Triassico, tra i 240 milioni e i 201 milioni di anni fa, la maggior parte dei vertebrati terrestri scomparve a causa di una serie di disastri naturali, lasciando il posto ai dinosauri, unici erbivori giganti dell'epoca.


L'era dei giganti. Finora, il gigantismo nel Triassico era ritenuto un adattamento esclusivo dei dinosauri, e gli unici dicinodonti rinvenuti (peraltro non in Europa) riconducibili a quest'epoca risultavano di dimensioni ben inferiori. La scoperta fa pensare che furono forse condizioni ambientali, e non caratteristiche tipiche del clade dei dinosauri, a determinare la spinta verso il gigantismo.
Nel caso del Lisowicia, furono forse la necessità di difendersi da grossi predatori, o di massimizzare la quantità di cibo ingerito per far fronte ai fabbisogni energetici. Secondo i ricercatori, per raggiungere le notevoli dimensioni questa specie potrebbe aver impiegato circa 20 milioni di anni.