Le consultazioni tra Google e le major cinematografiche si fanno sempre più intense e il servizio di noleggio dei film in streaming potrebbe essere lanciato già per la fine di quest'anno negli States. E intanto Mountain View non perde d'occhio la sfida con Facebook sul terreno dei social.
“Le contrattazioni per i film a noleggio sono in fase avanzata e le major sono entusiate”
Google goes to Hollywood - Mentre tutti gli occhi sono puntati sull'evento di mercoledì prossimo per scoprire se Apple annuncerà la sua iTV, il colosso di Mountain View non perde tempo e continua a tessere la sua “rete” per firmare accordi con le principali major di Hollywood per offrire film pay per view in streaming sulla sua Google TV. La vera notizia, però, stando a una “gola profonda” citata dal The Financial Times, non sarebbero tanto i negoziati che ormai vanno avanti da mesi, quanto il fatto che gli studios sarebbero entusiasti a tal punto che il servizio di noleggio potrebbe già partire per la fine di quest'anno negli States. E che potrebbero aggiungersi presto altri paesi.
Già in pista con i primi test - Google sta testando il servizio di noleggio su YouTube già da qualche mese, senza un grande ritorno economico, ma lo scopo è capire quante persone è in grado di “attirare” il servizio di condivisione video di Mountain View ed è un numero enorme. La fonte anonima, ma molto informata, citata dal Financial Times dice anche che Google avrebbe intenzione di proporre film a 5 dollari ognuno, una cifra ben superiore alle tariffe attualmente applicate da iTunes e Amazon Video che si aggirano intorno ai 2/3 dollari a pellicola. Sarebbe un po' fuori mercato, ma chissà…
Guerra a Facebook - Intanto il gigante di Mountain View continua preparare il suo arsenale per sferrare l'attacco decisivo a Facebook con il suo Google ME. Dopo aver comprato Slide e Jambool, società specializzate nel settore giochi e presentazioni, adesso si porta a casa anche Angstro, uno strumento per la ricerca e l'aggregazione di news in reti sociali business come LinkedIn. E si accaparra pure il suo fondatore Rohit Khare.