La notizia arriva dal Nord Europa: la polizia svedese sta costruendo un enorme database di impronte delle scarpe, da utilizzare per scopi forensi. Ma lo ha fatto senza pensare al copyright.
“In Svezia la polizia sta costruendo un enorme database delle scarpe, in barba al copyright”
Impronte modello – La polizia svedese ha deciso di utilizzare le immagini delle impronte delle scarpe per creare un enorme database e risalire a che modello e che numero è stato utilizzato per compiere un crimine. Fin qui nulla di strano, se non fosse che i tutori dell’ordine del paese nordeuropeo hanno scelto di prelevare le immagini campione da un noto sito per lo shopping online.
Un sito per gli acquisti – Infatti, stando alle notizie in arrivo dalla Scandinavia, la polizia svedese ha prelevato in piena autonomia le immagini delle suole da Brandos, uno dei maggiori negozi online del Nord Europa. Si tratta di un sito che vende praticamente ogni marchio e tipologia di calzatura in Svezia e nei paesi limitrofi.
Questione di diritti – La polemica è subito scattata: a parte i diritti che detiene il negozio online, ci sono pure i diritti e i brevetti dei singoli produttori di calzature, ma nessun membro del progetto svedese si è posto tale questione. Infatti la polizia afferma che è perfettamente legale infrangere qualche copyright per risolvere crimini e arrestare i delinquenti. Però molti esperti di diritto in Scandinavia sollevano dubbi sulla legalità della questione: una cosa è infrangere un diritto per scoprire l’autore di uno specifico crimine, tutt’altra è infrangere svariati diritti commerciali per creare un archivio generale, senza finalità specifiche. Ovvero sparando, a caso, nel mucchio.