Te lo sarai chiesto sicuramente anche tu. Che si tratti di carne, di pesce o di qualsiasi altra pietanza, quello che ti propinano ad alta quota ha sempre lo stesso sapore. Vuoi sapere perché?
“Il rumore distrae il cervello dalle leccornie che abbiamo nel piatto”
Il rumore è servito - C’è voluto uno studio dell’Università di Manchester per svelare un enigma che tormenta da sempre tutti i viaggiatori sulle rotte locali e intercontinentali. La bontà del cibo servito tra le nuvole non dipende dalla capacità dello chef, almeno non completamente, quanto piuttosto dal rumore di sottofondo che pare condizionare la nostra percezione del gusto.
Il gusto del silenzio - L’idea della ricerca è nata con tutta probabilità da una chiacchierata tra colleghi alla mensa universitaria, e a qualcuno è scappato un lampo di genio: è il rumore che influenza il gusto. Così i ricercatori inglesi hanno assoldato 48 “cavie” volontarie e hanno propinato loro cibi sia salati che dolci in due “modalità”: avvolti da rumori assordanti e immersi nel silenzio più assoluto. Ebbene, è saltato fuori che il “chiasso” rende i cibi insapore quando sono invece gustosi se mangiati lontano dal trambusto. Il motivo è che il rumore distrae il cervello dalla pietanza. Chissà se le compagnie aeree, alla luce di questa ricerca, metteranno a disposizione delle cuffie ad hoc per insonorizzare il momento dello snack ad alta quota.
Silvia Ponzio
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