Scienze

Il cerotto ispirato alle ventose del polpo

Si attacca con una leggera pressione, e non te ne liberi più: non servono adesivi, il segreto è nelle fossette che imitano la pelle dei tentacoli del mollusco.

Un gruppo di ricercatori sudcoreani ha ideato un nuovo tipo di cerotto che funziona anche in acqua e che si può staccare e riattaccare centinaia di volte. Il segreto è nella totale mancanza di adesivi: il dispositivo descritto su Nature imita, infatti, le ventose dei polpi.

Non ti mollo. Ispirandosi al modo in cui i cefalopodi afferrano le prede, gli scienziati dell'università di Sungkyunkwan hanno realizzato sottili superfici polimeriche - in sostanza, fogli di plastica - con una serie di fossette contenenti, al centro, soffici sfere. Studiando le strutture al microscopio, si sono accorti che le fossette che garantivano una presa migliore erano quelle di 50 micrometri di diametro, come le ventose dei polpi.

Colla addio. A queste condizioni, tra la sfera centrale e i bordi esterni della fossetta si crea uno spazio che di norma è riempito d'acqua; quando però viene applicata una pressione, quest'area si svuota creando una sorta di camera sottovuoto. I cerotti realizzati in questo modo si sono attaccati e staccati fino a mille volte di seguito senza bisogno di sostituzioni o sostanze adesive, su una varietà di superfici piane e curve (inclusa la pelle) e, naturalmente, anche sul bagnato.

Come lo tolgo? Prima che il dispositivo venga adottato in ambito medico o industriale, tuttavia, occorrerà trovare un modo sicuro di rilasciare la pressione che si crea nell'area sottovuoto. Magari osservando prima come fanno i polpi.

19 giugno 2017 Elisabetta Intini
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