
Circa 165 milioni di anni fa, il mondo possedeva una ricca varietà di suoni molto diversi da quelli odierni. I grilli furono tra i primi animali ad emettere delle melodie che di solito erano, come lo sono oggi, suoni acuti e ad elevatissima frequenza.
Così canta il grillo
I grilli dei nostri giorni emettono il loro "canto" tramite lo sfregamento delle ali anteriori. Ma come lo producevano i loro antenati era un mistero, almeno fino ad oggi. A svelarlo ci sono riusciti alcuni paleontologi cinesi, tra cui Jun-Jie Gu e Dong Ren dell'Università di Pechino con la collaborazione di ricercatori americani, esperti di biomeccanica del canto degli insetti.
Grazie ad un fossile che risale al giurassico medio eccezionalmente conservato si è riusciti a ricostruire nei dettagli la forma e la struttura delle loro ali e così si è potuto riprodurre al computer quale poteva essere il suono emesso da quella specie di grilli chiamata Archaboilus musicus.
Il lavoro è stato molto lungo perché una volta ricostruito l'apparato sonoro di quel grillo è stato confrontato con le 59 specie di grilli viventi ai nostri giorni. "Anche allora il suono veniva emesso dai maschi per attirare le femmine", ha spiegato Gu.
Ascoltalo
La melodia del grillo viene emessa a 6,4kHz ed ogni suono Scoperto viene emesso a una distanza di 16 millisecondi uno dall'altro. Se vuoi ascoltare il canto del giurassico guarda il video qui sotto